Post di Hitler e Mussolini sui social: militare salentino condannato per apologia di fascismo

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna ad un anno di reclusione per apologia di fascismo a un sottufficiale salentino 53enne della Capitaneria di Porto in servizio a Gallipoli: il militare era solito pubblicare sui suoi profili social post inneggianti ai regimi fascista e nazista, propagandando idee razziste e metodi antidemocratici con esplicito riferimento alla eliminazione fisica di immigrati e richiamo a Benito Mussoli e Adolf Hitler.
Il 53enne si era difeso asserendo che si trattava di post estemporanei e che, trattandosi di profilo personale, aperto ma non appartenente a personaggio pubblico, non poteva raggiungere una platea indiscriminata di soggetti, con ciò non integrando gli estremi della propaganda richiesti dalla norma incriminatrice. I magistrati di legittimità, tuttavia, hanno evidenziato che i post sono stati numerosi e reiterati e, dunque, idonei a persuadere i propri follower e che l’imputato costituiva, in quanto pubblico ufficiale e rappresentante delle forze dell’ordine, un soggetto particolarmente credibile e affidabile nella prospettiva dei soggetti che con lui interagivano tramite il social network.
Marina Poci