Proseguirà per altri sei mesi l’inchiesta a carico dell’ex assessore e consigliere comunale Pasquale Luperti e di altre quattro persone, coinvolte in un’indagine condotta dalla Digos sulla Multiservizi. Le ipotesi di reato sono di estorsione e peculato. Oltre a Luperti sono indagati Daniele Pietanza (responsabile del personale della società in house Multiservizi), altri due dipendenti della partecipata, Carlo Zucaro e Nicola Iacobazzi, e un imprenditore, Antonio Sirio. Il pm Giuseppe De Nozza ha chiesto la proroga delle indagini che è stata notificata alle persone coinvolte.
Luperti, Pietanza e Zuccaro rispondono di estorsione per presunte minacce e pressioni, in un periodo compreso tra il primo turno e il ballottaggio delle scorse amministrative (tra il giugno e il luglio 2016), legate al pagamento ritardato degli stipendi dei dipendenti della Multiservizi. In quel periodo Pietanza denunciò di essere stato colpito con un pugno da un altro dipendente della Multiservizi, Sandro Trane.
L’inchiesta della procura, coordinata dal pm Giuseppe De Nozza, sarebbe solo una parte di un’indagine più ampia che sta esaminando incarichi, affidamenti e forniture della Multiservizi.