In un centro di distribuzione di prodotti ittici di Fasano, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto sotto il coordinamento del Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari (6°C.C.A.P.), ha rinvenuto prodotto ittico sprovvisto di qualsiasi informazione che ne indicasse il nome, la provenienza, lo stabilimento autorizzato a norma CE alla lavorazione, nonché la Ditta produttrice.
E’ scattato così il sequestro finalizzato alla distruzione. Tra l’altro, sono stati sequestrati quattro esemplari di “Verdesca”, conosciuto anche come squalo azzurro, la quale pesca a livello dilettantistico è vietata, mentre nell’ambito professionale è concessa la cattura occasionale. Inoltre, la Verdesca, assieme ad altri squaliformi, è una delle materie prime più utilizzate come sostituto fraudolento del pesce spada, in quanto, solitamente commercializzato senza la pelle oppure in tranci o filetti e per i consumatori è più difficile rendersi conto di cosa stanno acquistando.
Per il titolare dell’esercizio è scattata la contestazione del discendente illecito amministrativo, che prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa fino ad un importo massimo di 4.500 euro.