
Prosegue, per il nono giorno consecutivo, la campagna degli hacker filorussi NoName057(16) contro l’Italia: gli obiettivi colpiti sono siti della Pubblica Amministrazione locale, tra i quali, da stamattina 25 febbraio, c’è anche il sito di Regione Puglia. A questo si aggiungono le pagine web delle Province di Trapani, Ragusa, Caltanissetta, Enna e del Comune di Catania.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha allertato i bersagli e le autorità e fornito suggerimenti per la mitigazione dell’impatto.
Nei giorni scorsi nel mirino ci sono stati siti web di soggetti afferenti ai settori trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità Trasporti, porti di Trieste e Taranto) e finanziari (Intesa San Paolo).
Gli attacchi, stando a quanto rivendicato dagli hacker, sarebbero collegati alle dichiarazioni sulla Russia e il Terzo Reich del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, nel corso della lectio magistralis tenuta all’università francese di Marsiglia il 5 febbraio, ha condannato l’attuale condotta del Paese guidato da Putin nei confronti dell’Ucraina: “Negli anni Trenta anziché la cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Una presa di posizione netta da parte del Capo dello Stato, che ha suscitato indignazione da parte della portavoce del ministro degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, che il 16 febbraio scorso, in un certo senso preannunciando gli attacchi, parlando in tv ha tuonato: “Durante una lezione in un’istituzione educativa, il capo dello Stato italiano ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze”.
Marina Poci