Protesta Monteco, 29 condanne: dieci mesi a Bobo Aprile

Sono state confermate dalla Corte di Cassazione, e sono quindi diventate definitive, le condanne emesse nei confronti di 29 persone, tra cui il sindacalista dei Cobas Roberto Aprile, accusati di aver bloccato, per protesta, l’uscita dei mezzi dell’azienda di raccolta dei rifiuti solidi urbani. La pena più alta è di un anno e 11 mesi. Ad Aprile sono stati comminati 10 mesi di reclusione. Il processo ha trattato a vario titolo accuse di interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Dei 29 imputati, 18 furono destinatari (il 12 ottobre 2011) di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
I fatti risalgono all’1 e 2 marzo 2011 quando il gruppo che componeva un comitato di disoccupati si presentò dinanzi ai cancelli della ditta Monteco e impedì l’uscita dei camion per la raccolta dei rifiuti. Le indagini furono condotte dalla Digos della questura di Brindisi. Nel corso dell’udienza in Cassazione, il procuratore generale aveva chiesto l’accoglimento dei ricorsi delle difese, che avrebbe portato all’assoluzione delle persone coinvolte. «Il rispetto della legge – è il commento del sindacalista Aprile – viene chiesto solo alla povera gente, mentre per i potenti si trovano tutti i cavilli per non condannarli. Le proteste delle popolazioni a qualsiasi tipo di imposizione, sia essa occupazionale, ambientale o per altri motivi, trovano sempre pronto lo Stato a usare la mano dura».