“Qui non è Hollywood”, il Tribunale di Taranto ha deciso: Avetrana torna nel titolo

La serie tv di Disney+ sull’omicidio di Sarah Scazzi per mano della zia Cosima Serrano e della cugina Sabrina Misseri tornerà a chiamarsi “Avetrana – Qui non è Hollywood”: è quanto ha deciso il Tribunale civile di Taranto revocando il decreto emesso nel procedimento d’urgenza incardinato dall’amministrazione comunale, che aveva imposto l’eliminazione del nome della cittadina teatro degli eventi, pena la sospensione della messa in onda della fiction. Accolte dunque le ragioni di Groenlandia s.r.l. (società di produzione) e The Walt Disney Company Italia s.r.l. (società di produzione e distribuzione) che, pur ottemperando all’ordine del Giudice Antonio Attanasio, ne avevano contestato la fondatezza, auspicando una revisione della decisione.
“La serie si riappropria finalmente di uno dei suoi elementi fondanti. È, a tutti gli effetti, una restituzione. Per noi autori il titolo non poteva prescindere dal nome del paese in cui i fatti sono avvenuti. Avetrana è parte della storia e protagonista della serie”, ha dichiarato il regista Pippo Mezzapesa. Daniel Frigo, Country Manager di The Walt Disney Company Italia, ha aggiunto: “Per l’industria audiovisiva si tratta di una decisione di estrema importanza in quanto riafferma con forza il principio della libertà di espressione artistica quale principio cardine del nostro ordinamento giuridico”.
Per l’omicidio della 15enne avetranese stanno scontando l’ergastolo, con sentenza passata in giudicato, la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano (sorella della mamma di Sarah, Concetta, e madre di Sabrina). Michele Misseri, zio della vittima e a tutt’oggi unico reo confesso del delitto, è libero dal febbraio 2024, dopo essere stato condannato a otto anni di reclusione per soppressione di cadavere.
La serie racconta il delitto, e l’imponente eco mediatica che ne derivò (con la villetta di via Grazia Deledda, in cui Sarah perse la vita, divenuta persino meta di macabri pellegrinaggi), in quattro episodi da sessanta minuti, ognuno scritto secondo il punto di vista di uno dei protagonisti della storia: Sarah, Sabrina, Michele e Cosima.
Dopo essere stata acclamata dalla critica e dal pubblico italiano, la fiction ha debuttato il 20 novembre su Disney+ in Emea e l’11 dicembre su Hulu negli Stati Uniti, diventando, al debutto, la serie di general entertainment più vista su Disney+ in Italia dal lancio della piattaforma nel 2020.
Nessun commento sulla decisione giudiziale, al momento, dagli avvocati che presentarono il ricorso (Fabio Saponaro e i fratelli mesagnesi Stefano e Luca Bardaro) sostenendo la “portata diffamatoria” della serie. Diffamazione che, evidentemente, il Tribunale non ha ritenuto sussistente. Il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, invece, ha parlato di “contraddittorietà” tra il primo provvedimento, che aveva disposto l’eliminazione del nome della città dal titolo, e quello definitivo, che l’ha reintegrato. Iazzi ha auspcato che la produzione “desista da un simile comportamento che rischia di abbattersi nuovamente sulla dignità della mia comunità, che non ha prezzo, e mi auguro che il buon senso possa prevalere sulle logiche del profitto”.
Marina Poci