Sarebbe partita dalla denuncia di un poliziotto di Andria, non in qualità di militare ma come semplice paziente, l’inchiesta che ha portato all’arresto del direttore del reparto di Radiologia del PTA di Trani, il dottor Francesco Nemore, e della sua collaboratrice, l’infermiera Cosima Abbattista, nonché alla denuncia in stato di libertà di un impiegato del CUP dello stesso presidio ospedaliero, accusati di aver ricevuto denaro da alcuni pazienti per accorciare e bypassare le liste d’attesa relative ad esami strumentali.
Il militare, che aveva necessità di una radiografia, dopo aver pagato regolarmente il ticket di 36 euro, si è sentito chiedere da Nemore l’ulteriore somma di 50 euro, per la quale il medico gli avrebbe detto che non gli sarebbe stato possibile emettere fattura. Perché è così che avrebbe funzionato: i pazienti avrebbero pagato il ticket e poi sarebbero stati “invitati” a rivolgersi al radiologo che, in base a non meglio specificate ragioni di urgenza, avrebbe anticipato gli appuntamenti in cambio di somme di denaro (50 euro per le prestazioni più semplici, come le radiografie; 100 euro per gli esami diagnostici più complessi, come tac e risonanze magnetiche).
In tutto, i casi accertati sarebbero una trentina, tutti riferiti al periodo tra febbraio e marzo 2023: in genere la somma corrisposta per ogni prestazione ottenuta un anticipo era di 100/150 euro, per la maggior parte trattenuta da medico e infermiera (soltanto una quota minima veniva assegnata all’impiegato).
In più, nell’indagine sarebbe emerso che parenti e amici del medico indagato avrebbero usufruito di prestazioni sanitarie a titolo completamente gratuito.
L’indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali (audio e video). Per i tre, le ipotesi di reato sono concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Intanto, mentre durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto Nemore e Abbattista si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, l’inchiesta – nella quale già a novembre c’erano state le prime acquisizioni documentali – prosegue: negli scorsi giorni sono stati ascoltati come persone informate sui fatti i vertici strategici della Asl BT: la direttrice generale Tiziana Di Matteo e il direttore sanitario Sandro Scelsi.
All’indomani dell’arresto, Nemore, comunque prossimo al pensionamento, si è dimesso.
(foto da TraniViva.it)
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