
Sono due brindisini i presunti autori della rapina compiuta giovedì pomeriggio in una gioielleria di Lecce. In carcere sono finiti, sottoposti a fermo, Oronzo Ligorio e Luigi Blasi.
I due avevano agito a volto scoperto, armi alla mano, presso l’oreficeria “Oro Idea”, nel centro di Lecce, a pochi metri da piazza Mazzini. Nelle concitate fasi della rapina, la titolare – minacciata con una pistola – aveva lamentato un malore. I due, non riuscendo a farsi aprire la cassaforte, si erano accontentati di portare via un paio di panni con gioielli che alcuni clienti stava visionando ed erano fuggiti a bordo di una Fiat Punto.
L’evidente accento brindisino, ma soprattutto le immagini molto chiare registrate dalle telecamere a circuito chiuso installate all’interno della gioielleria (che già in passato era stata presa di mira da banditi) hanno consentito una immediata svolta alle indagini: la Squadra mobile di Lecce, in collaborazione con quella di Brindisi, ha individuato i due presunti autori del colpo, entrambi già noti agli archivi di polizia giudiziaria. Per loro sono scattate le manette, 48 ore dopo la rapina.
Ligorio e Blasi sono rinchiusi nella casa circondariale di Brindisi con l’accusa di rapina aggravata in attesa dell’udienza di convalida del fermo.