Rapina in un supermercato: tradito dalle tracce biologiche lasciate in un cappellino

A Ceglie Messapica, Brindisi, i Carabinieri della Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi nei confronti di Adelmo Semeraro, 36 anni, ritenuto responsabile della rapina compiuta all’interno di un supermercato di quel centro nel settembre 2017. L’arrestato, un 35enne del luogo con precedenti, che con il volto coperto la sera del 30 settembre 2017 armato di roncola, si è introdotto all’interno del supermercato Smart di Ceglie Messapica e dopo aver minacciato con l’arma impropria una dipendente si è impossessato della somma di 1.000 euro custodita all’interno del registratore di cassa che ha provveduto a forzare con la roncola. Uno degli elementi più importanti relativi alla descrizione dell’individuo fatta dalla dipendente riguarda la statura, trattasi di un soggetto alto di corporatura snella.
Nel corso delle indagini relative alla rapina l’elemento più importante che poi si rivelerà decisivo è il rinvenimento e sequestro operato dai militari di un cappellino di colore rosso con visiera, con il logo di «McDonald’S», indossato dal malvivente e perso nel corso della fuga a circa 140 metri dal supermercato.
Dal materiale biologico trovati nel cappellino è stato estrapolato il DNA del rapinatore, che è stato comparato con quello individuato attraverso le analisi del materiale biologico prelevato dall’indagato che ha portato all’accertamento dell’identità. L’arrestato, inoltre, è indagato unitamente ad altro complice per una seconda rapina commessa nello stesso supermercato, esattamente 6 mesi dopo, il 30 marzo 2018. Una rapina fotocopia con analogo modus operandi, l’unica differenza è rappresentata dal fatto che a commetterla erano in due, cin volto coperto e armati rispettivamente di un taglierino e di una roncola. Hanno così fato irruzione all’interno dello stesso supermercato e dopo aver minacciato una dipendente si sono impossessati della somma di 800 euro. L’arrestato è stato portato nella Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria