Gli operatori della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto hanno recuperato una grande rete fantasma che si era impigliata sugli isolotti di una delle spiagge dell’Area Marina Protetta.
La presenza di questo attrezzo comportava un enorme rischio per la vita dell’avifauna marina che sosta su questi isolotti, e per la comunità ittica del luogo.
Il pericolo è stato scongiurato grazie ad un intervento tempestivo. L’impegno del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto nella lotta alla pesca di frodo e ai suoi effetti collaterali va avanti incessantemente.
Il ruolo degli operatori della Riserva è quello di monitorare quanto accade all’interno dell’area protetta e allertare le competenti forze dell’Ordine per l’intervento sul campo e la repressione dei reati.
Sono numerosi i pescatori di frodo e utenti scorretti fermati nel tempo grazie alla stretta collaborazione tra l’ente e le Autorità.
Di seguito un’immagine di repertorio risalente allo scorso anno nella quale sono ritratti due pescatori di frodo in attività nell’area segnata dallo spiaggiamento della rete fantasma di questi giorni.