
È rientrato in Italia il dottor Antonio Francesco Franco, conosciuto sui social come Aestethic Franco, il sedicente chirurgo plastico di origini rumene nei confronti del quale quattro Procure della Repubblica (Brindisi, Caserta, Napoli e Bari) procedono per truffa e lesioni colpose aggravate in relazione a diversi interventi di medicina estetica (effettuati tra la fine del 2019 e il marzo del 2024) che avrebbero provocato danni permanenti ai pazienti che vi si sono sottoposti: a marzo scorso, quando l’inchiesta giornalistica della testata Quinto Potere diretta da Antonio Loconte si è trasformata in inchiesta giudiziaria, Franco aveva abbandonato il Paese risultando irreperibile per la notifica degli atti giudiziari dei fascicoli aperti a suo carico a seguito delle denunce delle pazienti e dei pazienti danneggiati.
Dopo un silenzio social durato diverse settimane, ha ricominciato a postare messaggi in cui sponsorizza le sue attività mediche, che sarebbero riprese in uno studio di Trani, continuando a ritenersi diffamato dai pazienti e dai giornali che hanno denunciato la cattiva riuscita dei suoi interventi.
Franco operava anche a Mesagne, in uno dei centri medici privati più noti della città, e proprio da Mesagne sarebbero partite due delle più di 70 denunce a seguito delle quali la Procura di Brindisi ha avviato il procedimento penale in cui, stando alle indiscrezioni trapelate, sarebbero già stati nominati i periti che avranno il compito di valutare l’entità dei pregiudizi, estetici e in qualche caso funzionali, patiti dai suoi pazienti.
Sulla laurea in Medicina di Franco, e ancor più sulla circostanza – non provata – che abbia regolarmente conseguito la specializzazione in Chirurgia Estetica o Chirurgia Plastica, vi sono più che legittime perplessità: una conoscente, che sarebbe già stata sentita almeno dalla Procura di Bari, avrebbe rivelato che Franco avrebbe ottenuto il titolo nel Paese di Dracula con “agevolazioni” procurategli dalla madre, la cantante Haiducii, famosa per il brano Dragostea din tei, (giacché sin dalle scuole elementari avrebbe avuto gravi lacune nello studio) e che il dottor scultore spacciava per attestati di frequentazione a master internazionali in Medicina Estetica, diplomi in lingua egiziana conseguiti dalla genitrice. Peraltro, il colombiano Alfredo Hoyos, uno dei più famosi chirurghi estetici al mondo (ideatore della liposuzione ad alta definizione e di altre tecniche avanzate di rimodellamento del corpo), con il quale Franco millantava d’aver seguito corsi di perfezionamento, ha pubblicamente smentito il medico rumeno, precisando di conoscere soltanto tre chirurghi plastici italiani, tra i quali – manco a dirlo – Franco non figura.
Le perizie di parte depositate a corredo delle denunce parlano di lesioni cicatriziali patologiche e invalidanti, aderenze, ferite in necrosi, retrazioni muscolari e colonizzazioni infettive al limite della setticemia.
Nonostante questo, per Franco non si registra alcun provvedimento cautelare di temporanea sospensione dall’esercizio dell’attività professionale, né da parte delle Procure procedenti, né da parte dell’Ordine dei Medici di Bari, che pure ha avviato un procedimento disciplinare.
Marina Poci
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