Hanno studiato la sua situazione clinica mentre era ancora sull’ambulanza che da Altamura lo stava portando a Bari. Così, una volta arrivato all’ospedale Di Venere, gli specialisti della Chirurgia Vascolare guidati dal dott. Pino Natalicchio, direttore del reparto e direttore del Dipartimento Neuro-Vascolare di ASL Bari, e dal dott. Michele Tricarico, direttore della Radiodiagnostica sapevano tutto di lui anche senza averlo mai visitato e, soprattutto, avevano già capito come intervenire per salvargli la vita. È stato possibile grazie alla Cartella Clinica Elettronica, che permette di eseguire consulenze a distanza, potendo richiamare con un semplice click il diario clinico del paziente, gli esami di laboratorio e le immagini radiografiche, tramite il sistema Ris-Pacs, consentendo quindi il trasferimento digitale delle informazioni tra presidi ospedalieri distanti 60 chilometri.
La patologia per la quale i medici del Pronto Soccorso di Altamura hanno allertato i colleghi baresi era la rottura di un aneurisma dell’aorta addominale, patologia cosiddetta “tempo dipendente” in quanto, se non trattata nell’immediato, presenta un tasso di mortalità altissimo (tra il 70 e il 90 percento): per questo motivo, la trasmissione digitale delle immagini è stata decisiva per preparare la sala operatoria e la protesi adeguata per intervenire con successo.
Una “rivoluzione digitale” finanziata con fondi europei (FESR 2014-2020) e PNRR.
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