San Michele, il dolore per l’operaio morto, stabili le condizioni dei 4 feriti

E’ stato riaffidato alla famiglia il corpo di Franco Mastrovito, il titolare della piccola impresa edile che stava lavorando nel cantiere di San Michele Salentino in cui è crollato il solaio durante la gettata di calcestruzzo. Lascia la moglie Antonella e tre figli. Sono stazionarie le condizioni dei suoi quattro operai, tutti rimasti feriti, uno dei quali in maniera gravissima. Si trovano all’ospedale Perrino di Brindisi.
La tragedia si è consumata durante i lavori di posa in opera del calcestruzzo in un capannone in fase di ampliamento. Gli operai erano al lavoro, a poca distanza l’uno dall’altro, quando si è verificato il crollo di un solaio: il titolare di una ditta edile è morto, altri quattro operai sono stati estratti dalle macerie. È accaduto a San Michele Salentino.
Sull’incidente sul lavoro sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e dello Spesal della Asl di Brindisi.
Si sta cercando di appurare quali siano state le cause del disastro, avvenuto nella zona industriale, dove si trova la costruzione in fase di ampliamento. Si tratta di una concessionaria di autovetture parzialmente utilizzata dal titolare, ma non nella zona in cui vi erano lavori in corso. Sul posto sono accorsi cinque equipaggi dei vigili del fuoco, diverse ambulanze del 118, oltre ai militari dell’Arma e alla polizia locale di San Michele. Una volta concluse le operazioni di soccorso e verificato che sotto il cumulo di detriti non c’erano altre persone intrappolate, sono stati avviati gli accertamenti. Si sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Di appurare se gli operai si trovavano sotto o sopra la parte crollata.
E se fossero state rispettate tutte le disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sul luogo è giunto anche il pm di turno della procura di Brindisi, Gualberto Buccarelli, che coordina ora le indagini e che deciderà se disporre l’autopsia sul corpo della vittima. Si teme inoltre per le condizioni di salute degli altri. Uno dei quattro feriti verserebbe in condizioni molto gravi, ma si attendono i referti dei medici dell’ospedale Perrino di Brindisi, dove sono ricoverati. Il capannone è stato sottoposto a sequestro per le ulteriori verifiche che dovranno necessariamente essere compiute per circoscrivere eventuali responsabilità. Si sta cercando di capire anche il numero di imprese che stavano operando nel cantiere, di quali di queste fossero dipendenti gli operai coinvolti e se ci siano state anomalie nel normale iter di esecuzione di quella che, solitamente, viene considerata in edilizia una operazione di routine. Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è intervenuto il segretario generale della Filca – Cisl Puglia, Antonio Delle Noci: «Basterebbero poche azioni decise per limitare drasticamente gli infortuni nei cantieri: intensificare i controlli, rafforzare il ruolo della bilateralità, introdurre strumenti come la Patente a punti e il Durc per congruità».