San Michele Salentino: picchiò e bruciò viva la madre, al via il processo

È iniziato oggi, martedì 8 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Brindisi presieduta da Maurizio Saso, il processo a Alberto Villani, il 48enne di San Michele Salentino che la notte fra il 19 e il 20 settembre 2023 avrebbe ucciso, bruciandola viva all’interno della sua abitazione, la madre Cosima D’Amato, di 71 anni: un dibattimento che si preannuncia complesso, con l’analisi delle intercettazioni ambientali, Skype e telefoniche (la cui trascrizione è stata affidata al perito Emilia Casavola, che depositerà la sua consulenza alla fine di dicembre), una lunga lista di testimoni (48 solo quelli del PM) e l’esame dell’imputato.
Il processo si è aperto con l’accoglimento da parte della Corte della richiesta avanzata dall’avvocato difensore di Villani, Alessandro Stomeo, di trasferire l’imputato – che è apparso in teleconferenza su una sedia a rotelle – in un penitenziario dotato di una struttura terapeutica riabilitativa. Il difensore ha anche preannunciato una richiesta di perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere dell’uomo, istanza già respinta dal GUP nel corso dell’udienza preliminare.
La Corte ha infine accolto la richiesta di sospensione dei termini di custodia cautelare avanzata dai PM Alfredo Manca e Giovanni Marino.
Si torna in aula il 4 febbraio.
Gianmarco Di Napoli
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