San Nicandro: scomparve nel 2013, i resti trovati in un pozzo pochi giorni fa

Occorrerà l’ufficialità degli accertamenti scientifici, ma sembrano non esserci molti dubbi sul fatto che appartengano ad Angelo Tricarico, il 27enne scomparso da San Nicandro Garganico nell’agosto del 2013, i resti umani rinvenuti in un pozzo nelle campagne di San Marco in Lamis.
Nel pozzo, oltre ad alcune e alla scatola cranica, è stata ritrovata la carta d’identità dell’uomo e alcuni brandelli degli abiti che sono stati riconosciuti compatibili con quelli che indossava al momento della scomparsa.
I Carabinieri, stanti i macroscopici segni di ferite da oggetto contundente trovati sulle ossa, ritengono che Tricarico sia rimasto vittima di un’aggressione, forse in un luogo diverso da quello del ritrovamento, e che il corpo sia poi stato occultato in quello che che in passato era un pozzo pieno d’acqua.
L’uomo uscì da casa la mattina del 19 agosto 2013, senza portarsi dietro il cellulare, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato di lì a poco. Le ricerche, da parte dei Carabinieri, furono avviate immediatamente, ma sono rimaste senza esito sino a pochi giorni fa.
La storia ricorda tristemente quella di Salvatore Cairo, l’imprenditore brindisino di casalinghi ucciso nel 2000, il cui corpo è stato fatto ritrovare lo scorso dicembre in un pozzo nella zona industriale di Brindisi da Enrico Morleo, imputato, insieme al fratello Cosimo, nel processo per la morte di Cairo e di un altro imprenditore dello stesso settore, Sergio Spada, scomparso e ammazzato nel 2001.
Marina Poci
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