Savarese, i primi occhiali accanto alle pellicole Kodak

di Giovanni Membola per il7 Magazine

Trarre ispirazione dal passato per innovarsi e adeguarsi alle esigenze di una clientela sempre più dinamica. Sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano l’attività professionale di Stefania e Toto Savarese, la terza generazione di imprenditori nel settore dell’ottica e dell’occhialeria, che hanno saputo unire tradizione e rinnovamento per distinguersi e prendersi cura del benessere visivo dei tanti loro clienti.
La storia di questo riconosciuto e tanto frequentato negozio-laboratorio inizia durante il secondo conflitto mondiale, quando nonno Salvatore Savarese lasciò Napoli, sua città natale, insieme a tutta la sua famiglia per venire a Brindisi, dove erano richiesti professionisti di alto livello al fine di effettuare importanti rilievi di fotografia aerea utili a progetti militari e civili. Aprì uno studio di fotografia artistica su Corso Umberto I, dove tutt’oggi i nipoti continuano con successo l’attività professionale da lui avviata. Nel locale c’erano sale posa e un attrezzatissimo laboratorio fotografico per sviluppo e la stampa delle pellicole. Salvatore era molto abile nella tecnica della colorazione fotografica manuale, fatta ad acquarello, curava magistralmente ogni dettaglio così da ottenere immagini più realistiche. “Il nonno si accingeva a fare del bianco e nero una vera arte – ricorda Stefania – i ritratti di visi femminili ritoccati con tempere e pigmenti mi apparivano, come nei film in technicolor, veri e propri monumenti di bellezza”.

Salvatore Savarese nel suo negozio (1960)

In quel locale è anche cresciuto il figlio Gianni, che ricorda ancora molto bene quando da piccolo si rannicchiava impaurito in un angolo, come a proteggersi tenendo la testa tra le mani, durante i bombardamenti aerei degli alleati. Affianco al padre ha appreso tutte le varie tecniche e i segreti della fotografia, ma non solo, grazie a lui si iniziò ad esporre al fianco delle pellicole Kodak, i primi occhiali con montature Ratti, Zilo e Polaroid. Era un primo timido approccio, l’ottica nel tempo prese sempre più spazio, soprattutto dopo che decise di frequentare i corsi della famosa scuola dell’Istituto Nazionale di Ottica e Optometria che era sulla collina di Arcetri, a Firenze. Grazie al suo straordinario carattere è stato sempre abile nella vendita, tanti clienti si sono fatti consigliare e condurre nella scelta dei prodotti, molti di loro continuano ancora oggi ad indossarli e a mostrarli con grande orgoglio. Per un certo periodo ha persino aperto una succursale a Mesagne, qui ha conosciuto Elena Brandi, divenuta poi sua moglie, che a sua volta aprì a Brindisi una famosa ed elegante boutique di abbigliamento femminile.

Gianni da giovane è stato un bravissimo tennista, prima di distinguersi anche come istruttore della stessa disciplina sportiva, i suoi allievi e amici, infatti, continuano giustamente a considerarlo “il maestro dei maestri”. È stato inoltre uno dei soci fondatori del Circolo Tennis di Brindisi: sua moglie Elena ha tagliato il nastro dell’inaugurazione mentre era incinta del primogenito Toto, anche lui divenuto un ottimo tennista. Elegante ballerino, amante della mondanità e della goliardia, sempre sorridente e “giocherellone” come amano definirlo i suoi figli, ha presenziato in negozio sino all’età di 75 anni, poi la sua partecipazione è stata sempre meno frequente, riuscendo comunque a contribuire con la sua innata cordialità, al successo di quello che continua ad essere una delle più amate attività commerciali di Brindisi.

Una volta cresciuti, anche i suoi figli hanno frequentato la scuola di specializzazione di ottica e optometria, e per un certo periodo nello “studio” (“il partenopeo che è in me mi impedisce di chiamarlo negozio” precisa Stefania) hanno lavorato contemporaneamente tre generazioni dei Savarese, prima che Salvatore lasciasse le redini al figlio e al nipote. Qui hanno inoltre collaborato alcuni tra i migliori professionisti del settore, come il fotografo Nino Pastorelli, uno dei loro più affezionati assistenti.

Toto e Stefania, figli di una grande tradizione, man mano hanno preso in mano la conduzione dell’attività e l’hanno trasformata, adeguandola ai tempi e alla tecnologia, in un luogo capace di offrire ascolto e tanta professionalità. “Il mio grande fratello, che non osserva ma conduce, ha trasformato l’ottica ed ha scelto di dare il giusto valore a quelli che sono gli elementi che da sempre hanno caratterizzato la nostra famiglia: orientamento al nuovo e alla ricerca e puro amore per il valore dell’identità di ogni essere umano”. Stefania, con il suo estro geniale e “perdutamente appassionata di arte e di occhiali”, ha contribuito in maniera incisiva a questa straordinaria evoluzione verso l’eccellenza e l’unicità, imprimendo una visione moderna al loro lavoro. “Sono fortunata di essere al fianco di mio fratello – afferma – libera di esprimermi per la persona che sono, sempre più convinta che qualità e differenza fossero davvero i nostri punti di forza più importanti”. Entrambi sono stati capaci, infatti, di portare le migliori avanguardie stilistiche internazionali del settore nella nostra città, una novità assoluta per tutto il territorio.

Oggi Savarese Ottica è “un luogo di identità e differenza”, qui è possibile ammirare, provare e acquistare occhialeria di design, pezzi unici atipici e a volte estremi, vere e proprie opere d’arte nel loro genere talvolta esposti nei principali musei di arte moderna del mondo. Prodotti realizzati a mano, con materiali nobili e una attenta cura dei particolari, tra gusto, raffinatezza e tantissima originalità. Per questo il centro ottico brindisino è considerato tra i più “forti” in Europa per l’audacia nella scelta di occhiali con montature di indiscussa qualità e design inconfondibile.
“Ogni nostro articolo, per ogni fascia di offerta, viene scelto e selezionato accuratamente così da poter offrire a ciascun cliente solo il meglio – conferma Toto – ovviamente oltre ad offrire innovazione tecnologica, garantiamo soprattutto la qualità oftalmica delle lenti e di tutti i prodotti per la vista”. E non solo. Il laboratorio e lo studio di optometria sono attrezzati con strumenti di misurazione e di controllo di ultima generazione, affidarsi a loro è una sicurezza, un’esperienza positiva, lo dimostra l’incessante e felice via vai di gente: chi varca quella soglia lo fa sempre con un sorriso, tutti i clienti – che loro preferiscono sempre chiamare amici – si sentono accolti ancora prima di essere serviti, tra loro si crea subito una forte empatia e tutti si trovano, sin da subito, a proprio agio.

Stefania e Toto Savarese

“I segni distintivi che caratterizzano la nostra professione sono impressi sul logo aziendale – spiegano entrambi – i quattro puntini presenti sul nome rappresentano infatti le nostre principali caratteristiche: eccellenza, unicità, assenza di punteggiatura e pura identità”.
Una filosofia aziendale nel segno della continuità, tra tradizione e innovazione, anche nella strategia della comunicazione. In quest’ultimo settore ha contribuito in maniera fondamentale Diego Trinchera, marito di Stefania, un brindisino con importanti esperienze in advertising maturate in Italia e all’estero, un “artista scientifico” che è stato capace di fare lo “scanning dell’anima” dei fratelli Savarese, li ha capiti, “sviscerati e definiti al mondo”, il suo arrivo è stata la definitiva quadratura del cerchio.