Sequestro di una parte della struttura: il Guna Beach resta aperto e ricorre al Riesame

Il Guna Beach è aperto e lo sarà per tutta la settimana: lo ha chiarito il titolare Max di Cicco, dopo il sequestro preventivo effettuato in una parte della struttura dai finanzieri della sezione navale del Comando provinciale di Brindisi di una parte dello stabilimento, in particolare ombrelloni, sdraio due piccoli container mobili adibiti come magazzino e due bagni pubblici.
Il sequestro è stato disposto dal Tribunale di Brindisi per violazione edilizia per la realizzazione di opere su suolo agricolo (indipendentemente dalla loro amovibilita’ e temporaneità stagionale)
Solo due mesi fa il Tar di Lecce aveva accolto il ricorso del titolare concedendo l’utilizzo di quelle strutture removibili a poche decine di metri dal mare, dal 7 luglio al 10 settembre: dopo il procedimento amministrativo, ora è la Procura di Brindisi, con una valutazione diversa, a procedere penalmente.
“I provvedimenti non limiteranno i servizi offerti dal lido, che continueranno e non sono stati interrotti», spiega il titolare che annuncia ricorso al Tribunale del Riesame contro il sequestro.
«Non posso che esprimere la mia amarezza per quanto avvenuto. Davvero- afferma Di Cicco non posso comprendere quanto avvenuto, difronte ad un provvedimento del Tar di poche settimane fa». Poi l’imprenditore aggiunge: «Purtroppo l’amministrazione comunale ha voluto in questi anni quasi bloccare ogni sviluppo turistico sul litorale. A fatica in questo periodo storico portiamo avanti le nostre attività e ci troviamo difronte ostacoli su ostacoli. Ora chiederemo al Riesame una revisione del provvedimento».