
Beni del valore complessivo di 400mila euro sono stati sequestrati nelle province di Torino, Cremona, Lodi e Bari dai Finanzieri del Comando Provinciale del di Bari nell’ambito di una inchiesta che ha consentito di accertare un “metodo collaudato” messo in piedi da cinque persone che sono indagate, in concorso tra loro e a vario titolo, per peculato, riciclaggio, falso e autoriciclaggio.
Tra loro ci sono l’ex dirigente dell’Agenzia del Turismo della Regione Puglia, Pugliapromozione, Matteo Minchillo, deceduto nel 2023, sua moglie Sandra Garau e i suoi figli Michele e Laura, nonché l’ex dirigente dell’Ufficio Pagamenti Vito Mastrorosa.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura, arriva al termine di una indagine che “ha permesso di disvelare un rilevante utilizzo di denaro pubblico per fini esclusivamente personali da parte del dirigente generale ad interim (e dirigente amministrativo pro-tempore) poi deceduto, dell’Agenzia del Turismo della Regione Puglia”, spiegano in una nota gli inquirenti. Il dirigente, con l’aiuto dell’allora responsabile dell’Ufficio Pagamenti, sarebbe riuscito a “dirottare dal conto di tesoreria” soldi sulla “carta di credito ricaricabile” che gli era stata assegnata “per ragioni di ufficio”.
Sono 161 i mandati di pagamenti fatti con la carta che sarebbe stata usata per fare prelievi e per saldare viaggi, comprare attrezzature per la ristorazione o per il “confezionamento degli alimenti – informa la Guardia di Finanza – a favore della ditta intestata al figlio dell’ex direttore generale, disattendendo quanto previsto dal regolamento di contabilità e amministrativo dell’Agenzia”.
Le causali dei pagamenti erano le più varie: da “fondo cassa” a “rimborso”, passando per “premi assicurativi” e “contributi a carico del personale”, nessuna però corrispondeva alle spese sostenute.
“Dopo aver appreso dagli organi di stampa degli esiti dell’indagine in corso da parte della Guardia di Finanza – a cui l’Agenzia ha collaborato fin dall’inizio con ‘disciplina e onore’ come previsto dalla Costituzione – riguardante un ex direttore generale di Pugliapromozione, precisiamo che l’attuale dirigenza è totalmente estranea. Nello specifico, in questi anni, la nuova dirigenza ha dato piena e totale collaborazione agli investigatori affinchè potessero condurre gli opportuni approfondimenti e l’acquisizione di eventuali prove”: lo afferma la direzione generale dell’agenzia regionale del turismo, aggiungendo che “quanto accaduto non può e non deve ricadere sull’operato di Pugliapromozione che, da ottobre 2021, con i nuovi vertici ha operato in piena trasparenza e rispetto della fiducia dei cittadini verso la pubblica amministrazione”.
Pugliapromozione fa rilevare che “unitamente alla Regione Puglia è parte lesa” e annuncia che “si costituirà in giudizio per ottenere il risarcimento di tutti i danni cagionati all’ente”. Infine l’Agenzia ringrazia “gli organi inquirenti e la Guardia di Finanza per il lavoro certosino svolto nell’ottica del ‘valore pubblico’, che tutte le pubbliche amministrazioni devono perseguire al fine del miglioramento della vita quotidiana di tutti i cittadini”.
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