Avrebbe spacciato marijuana e hashish in favore di diversi acquirenti, alcuni dei quali minori, attraverso comunicazioni via chat, chiamando le sostanze stupefacenti “cioccolata”, “cioccolatino” o “caricabatterie”: il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Taranto ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un ragazzo residente in un comune della provincia di Taranto, minore al momento della presunta commissione del fatto (tra marzo e giugno 2022).
Dalle indagini sarebbe emerso che le cessioni sarebbero state effettuate all’interno di un’attività commerciale, durante l’orario di chiusura e che l’odierno indagato avrebbe disattivato il sistema di videosorveglianza del negozio.
Già nel giugno 2022 al ragazzo erano stati sequestrati un bilancino elettronico di precisione, su cui erano state rinvenute tracce di sostanze stupefacenti, bustine di cellophane e lo smartphone. Proprio attraverso l’analisi del dispositivo elettronico sono stati acquisiti gli elementi di indagine che hanno giustificato l’adozione della misura cautelare da parte del GIP, eseguita dai militari della Guardia di Finanza di Taranto.
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