Quattro guardie giurate in servizio nella Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) di Spinazzola sono rimaste ferite mentre cercavano di sedare una violenta lite tra due detenuti avvenuta nell’infermeria della struttura: lo rende noto Tina Prasti segretaria della Filcams Cgil BAT che ha inviato una lettera a Prefettura, Questura, Asl BAT e ai Ministeri di Giustizia e dell’Interno per chiedere interventi in favore di chi lavora nella residenza.
In un primo momento, sembrava che l’intervento di una guardia fosse riuscito a riportare la calma e rasserenare gli animi, ma il litigio è ricominciato dopo circa dieci minuti, “sfociando in una aggressione con uno dei due detenuti che picchiava l’altro”, mentre le guardie cercavano di limitare le lesioni alla vittima. A quel punto il presunto aggressore “è stato raggiunto da altri detenuti che si sono scagliati contro le guardie giurate” e soltanto l’arrivo delle forze dell’ordine è stato risolutivo.
“Non si possono più rimandare decisioni nel merito. In passato abbiamo ottenuto l’aumento di una unità per turno, ma è evidente che non è servito. Serve immaginare altre ipotesi perché noi, insieme ai lavoratori che rappresentiamo, siamo molto preoccupati”, afferma Prasti.
Stando a quanto riportato dal sito ufficiale del Ministero della Giustizia, “Le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza sono previste dalla l. 81/2014 per accogliere le persone affette da disturbi mentali, autrici di reati, a cui viene applicata dalla magistratura la misura di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o l’assegnazione a casa di cura e custodia. Le REMS hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) aboliti nel 2013 e chiusi definitivamente il 31 marzo 2015, anche se l’internamento nelle nuove strutture ha carattere transitorio ed eccezionale in quanto applicabile “solo nei casi in cui sono acquisiti elementi dai quali risulti che è la sola misura idonea ad assicurare cure adeguate ed a fare fronte alla pericolosità sociale dell’infermo o seminfermo di mente”. La gestione della residenza e delle sue attività è di esclusiva competenza della Sanità mentre le attività di sicurezza e di vigilanza esterna nonché l’accompagnamento dei pazienti in ospedali o ad altre sedi sono svolte, tramite specifico accordo, d’intesa con le Prefetture. Con l’autorità prefettizia vanno concordati anche gli interventi delle forze dell’ordine competenti per territorio, nelle situazioni di emergenza e di sicurezza”.
Marina Poci
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