
I medici dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto non sono riusciti a salvare il pollice dell’operaio coinvolto ieri, 4 luglio, in un gravissimo incidente sul lavoro avvenuto all’interno della raffineria Eni di Taranto: l’uomo, dipendente dell’azienda Officine Tecniche De Pasquale, sarebbe rimasto ferito mentre, insieme ad altri colleghi, stava trasportando una trave che, per cause non ancora accertate, lo ha investito in pieno. Trasportato in codice rosso presso il nosocomio jonico, dove tuttora si trova ricoverato in prognosi riservata, i sanitari hanno dovuto necessariamente amputargli il dito per scongiurare il pericolo di vita.
Le rappresentanze sindacali unitarie della Uilm appalto raffineria Eni Taranto hanno dichiarato che “Le cause dell’incidente attualmente sono oggetto di indagine da parte degli organi ispettivi e di controllo per ricostruirne la dinamica di quanto è accaduto”, sottolineando “il proprio dissenso su alcuni comportamenti della committenza nei confronti dei lavoratori e delle ditte dell’appalto, avendo constatato, con grande preoccupazione, che la sicurezza, tanto sbandierata, durante le attività di manutenzione impianti ha assunto marginale importanza, poiché le aziende in appalto ed i loro lavoratori vengono pressati affinché le attività siano svolte in tempi celeri, sacrificando di fatto gli aspetti più basilari della sicurezza”.
Marina Poci
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