“Era un uomo libero e per questo amava il mare e il vento e come un timoniere esperto aveva condotto l’azienda verso importanti traguardi, scegliendo però di lasciare sempre a Taranto il porto di attracco”: così Rossella Ninfole in una nota ha ricordato suo padre Renato, l’imprenditore che per decenni ha guidato la storica azienda di caffè che dal cuore della città vecchia, a partire dal 1921, è riuscita ad evolversi, rappresentando uno dei simboli produttivi della città dei due mari. Renato Ninfole, che aveva ereditato l’azienda dal padre Ciro, si è spento a 85 anni dopo una lunga malattia.
A lui si deve anche la costruzione del moderno stabilimento della più antica torrefazione di Puglia lungo la strada che da Taranto porta a San Giorgio Ionico e il rinnovamento dell’asse produttiva, di commercializzazione e distribuzione del prodotto in tutta Italia.
Sui profili social ufficiali della torrefazione si legge un messaggio di profonda stima nei confronti di quello che viene definito il “nostro amato boss”: “Ci ha insegnato ad amare il caffè, ma prima ancora ci ha insegnato ad amare la vita, non temendo la morte. Era energia pura ed ogni suo passo era ispirato all’amore verso le nostre origini. Era nato nel cuore della città vecchia di Taranto, e forse per questo il suo sguardo andava sempre verso l'”oltre”, come il suo mare, altra sua grande passione. Ieri ha chiuso gli occhi, ma la sua visione è viva in tutti noi”.
I funerali dell’imprenditore si svolgeranno domani, 22 agosto, alle ore 17, nella chiesa San Francesco di Paola.
Marina Poci
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