
Alta tensione martedì 11 febbraio nel carcere di Foggia, dove la Polizia Penitenziaria ha dovuto fronteggiare una serie di episodi critici che hanno messo a dura prova la sicurezza dell’istituto. In poche ore si sono verificati una tentata evasione, sequestri di telefoni cellulari e droga introdotti illegalmente con l’uso di droni, oltre a violente aggressioni nei confronti degli agenti.
Il primo allarme è scattato in mattinata, quando un detenuto di nazionalità straniera è riuscito a scavalcare la recinzione del cortile passeggi, cercando rifugio in un vano della struttura. Gli agenti della Polizia Penitenziaria sono immediatamente intervenuti, ma l’uomo ha tentato di ostacolarli barricandosi in un locale e lanciando mattoni e piastrelle contro di loro. Dopo una lunga operazione, i poliziotti sono riusciti a fermarlo, evitando una possibile evasione.
Nel corso della giornata, gli agenti hanno effettuato operazioni di perquisizione che hanno portato al sequestro di tre telefoni cellulari nelle sezioni detentive.
Ma l’episodio più grave si è verificato in serata, intorno alle 22:30, quando alcuni droni hanno sorvolato il carcere per far arrivare droga e telefoni ai detenuti. Gli agenti, insospettiti dai movimenti in una delle celle, sono intervenuti cogliendo sul fatto tre detenuti italiani mentre cercavano di recuperare un pacco calato dalla finestra.
Alla vista degli agenti, i detenuti hanno reagito con violenza, aggredendo il personale con estrema ferocia. Alcuni poliziotti hanno riportato ferite e sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche.
A denunciare l’accaduto è stato Gennaro Ricci, segretario regionale della CGIL Polizia Penitenziaria Puglia, che ha espresso il suo plauso agli agenti per la prontezza dimostrata: “Nonostante le difficoltà e la cronica carenza di personale, gli agenti continuano a garantire la sicurezza all’interno dell’istituto, dimostrando grande professionalità e dedizione. Il loro intervento ha inferto un duro colpo a chi tenta di delinquere anche in carcere”.