Traffico internazionale di droga: la Banda della Magliana in affari con la mafia foggiana

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito, alle prime luci dell’alba di martedì 4 giugno, un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma: 11 persone sono state condotte in carcere, 16 sono state poste agli arresti domiciliari, ad una è stato imposto l’obbligo di firma.
I soggetti sono gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
Le indagini sono iniziate nel giugno 2020 e hanno permesso di raccogliere prove consistenti sull’esistenza di un sodalizio criminale guidato da Marcello Colafigli, uno dei boss storici della Banda della Magliana (condannato a più ergastoli per il sequestro e l’omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere e l’omicidio di Enrico De Pedis): l’associazione, avente base logistica nella Capitale, era operativa nell’area della Magliana e sul litorale laziale. Colafigli, pur trovandosi in regime di semilibertà, è riuscito a pianificare traffici di droga internazionali, mantenendo contatti con la ‘ndrangheta, la camorra, la mafia foggiana e narcotrafficanti sudamericani.
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