E’ stato schiacciato da una pala meccanica manovrata da un collega che non si era accorto della sua presenza, sul lato posteriore del mezzo: un operaio di 52 anni è morto venerdì mattina all’interno del raccordo ferroviario della Ipem, azienda per lo stoccaggio di gas petrolio liquefatto nella zona industriale di Brindisi.
La vittima era originaria di Marcianise, in provincia di Caserta, e lavorava per la Raccofer, una società napoletana specializzata nella manutenzione e realizzazione di infrastrutture ferroviarie.
L’incidente è avvenuto poco dopo le dieci nella struttura ferroviaria attigua alla Ipem, che è il più grande deposito di GPL in Italia con una capacità di stoccaggio complessiva di 52.100 metri cubi.
Gli operai, cinque in tutto erano al lavoro con una pala meccanica alla quale stavano sostituendo la benna quando, durante la manovra, uno di loro è rimasto schiacciato dalla parte posteriore sinistra del mezzo. Immediatamente soccorso dai colleghi, per lui non c’è stato nulla da fare: la morte è stata istantanea.
Sul posto sono poi giunti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.
L’operaio che guidava il mezzo è stato colto da malore ed è stato trasportato in stato di choc in ambulanza all’ospedale Perrino.
Tecnici dello Spesal hanno interrogato i colleghi della vittima, devastati dal dolore.
La zona interna al raccordo ferroviaria è stata transennata dai carabinieri e poco dopo è giunto per un sopralluogo il magistrato di turno in procura, il pm Giuseppe De Nozza che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
La salma è posta sotto sequestro così come il mezzo meccanico e l’area in cui si è verificata la tragedia.
Quasi scontato che il magistrato disponga l’esame autoptico.