
Un novo caso di positività al West Nile virus (responsabile della cosiddetta “Febbre del Nilo”) è stato registrato negli scorsi giorni in Puglia dopo quello della donna di 76 anni di Taranto, ricoverata all’ospedale Moscati, quasi completamente ristabilitasi: un 64enne originario di Trani è stato ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Bisceglie con febbre e astenia, anche se le sue condizioni sarebbero in progressivo miglioramento. L’uomo avrebbe accusato i primi malesseri intorno allo scorso 23 luglio, al rientro da una vacanza in Salento.
Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha firmato una ordinanza contenente una serie di prescrizioni e indicazioni finalizzate alla sorveglianza e alla prevenzione dell’infezione. “L’ordinanza resterà in vigore sino alla comunicazione della cessata emergenza da parte della Asl BAT”, si legge in una nota del Comune, che ha delegato l’Amiu, società che si occupa dell’igiene urbana, ad avviare “urgentemente ulteriori trattamenti larvicidi e adulticidi rispetto a quelli già previsti”.
La West Nile Disease è una malattia infettiva virale trasmessa attraverso la puntura di una zanzara infetta, appartenente al genere Culex, che si comporta da vettore: è pertanto escluso il contagio da uomo a uomo. La malattia ha un’incidenza stagionale legata alle condizioni climatiche e, di conseguenza, al ciclo vitale delle zanzare e alla presenza di uccelli infetti.
La maggior parte dei casi di infezione da virus West Nile non presenta sintomi; tuttavia, nel 10-20% casi, entro 3-15 giorni dalla puntura della zanzara infetta, si possono manifestare sintomi aspecifici come febbre, cefalea, dolori muscolari, interessamento dei linfonodi ed eruzioni cutanee. Negli anziani e nelle persone debilitate la sintomatologia può essere più grave (encefalite, meningite) con rischio elevato di mortalità. La diagnosi viene prevalentemente effettuata attraverso test di laboratorio (sierologici, molecolari) effettuati su sangue siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale. Non esiste un vaccino, per cui al momento la prevenzione consiste nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
Vi sono alcuni accorgimenti che possono essere adottati per proteggersi ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente. Prima di tutto, occorre utilizzare prodotti repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usare le zanzariere alle finestre; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori, come ad esempio i secchi o le piscinette dei bambini, evitando l’acqua stagnante e conservando gli oggetti in posizione verticale quando non usati.
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