Tremila ricci pescati in maniera illegale sequestrati e rigettati in mare

Nel corso di un’attività coordinata terra-mare, i militari della sezione Polizia Marittima e della Motovedetta CP 720, hanno proceduto al sequestro di oltre 3.000 ricci di mare , a carico di un pescatore sportivo di Brindisi, e alla contestazione del discendente illecito amministrativo che prevede l’irrogazione di una sanzione fino ad un importo massimo di € 4.500. Le vigenti normative prevedono che nella pesca sportivo-ricreativa il limite giornaliero di cattura è di 50 esemplari.
Durante i controlli lungo il litorale, in località Sbitri del comune di Brindisi, la pattuglia terrestre ha notato a poca distanza dalla costa un natante con alcuni soggetti intenti ad effettuare pesca subacquea. I militari hanno richiesto l’immediato supporto via mare e così, mentre il natante faceva rientro verso il porto di Brindisi, un mezzo navale veloce in dotazione alla Capitaneria di Porto di Brindisi lo intercettato procedendo all’ispezione e all’individuazione di tre cesti contenenti oltre 3.000 esemplari del pregiato prodotto ittico.
I ricci, freschi e ancora allo stato vitale, verosimilmente destinati ad alimentare il mercato illegale lungo strade del territorio comunale o presso esercizi di ristorazione, sono stati sottoposti a sequestro ed immediatamente rigettati in mare.