Truffe alle assicurazioni: sospeso ortopedico del Perrino, scoperto avvocato non iscritto all’albo

Un ortopedico in servizio presso l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi sarebbe stato sospeso per 30 giorni e un radiologo sarebbe stato posto in “ferie forzate”; inoltre, un semplice laureato in giurisprudenza si sarebbe spacciato per avvocato senza essere iscritto al relativo albo professionale: sarebbe questo l’effetto domino prodotto dalle perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza il 15 maggio scorso negli uffici amministrativi e nelle direzioni sanitarie del Perrino, di una clinica brindisina e di un centro medico specialistico della provincia, in quattro studi professionali (tre dei quali appartenenti ad avvocati, a Carovigno, San Giorgio Jonico e Grottaglie, e uno, per l’appunto a una persona non iscritta all’albo) e in diverse abitazioni private.
I Finanzieri hanno agito coordinati dalla Procura della Repubblica di Brindisi, che indaga su un presunto giro di truffe nell’ambito dell’infortunistica stradale tra le province di Brindisi e Taranto: una associazione a delinquere, che coinvolgerebbe medici, avvocati (veri e presunti tali) e semplici favoreggiatori, finalizzata a commettere i reati di falso e di truffa ai danni delle compagnie assicurative. Compagnie alle quali venivano richiesti risarcimenti “gonfiati” sulla base di referti che tendevano ad aggravare le lesioni riportate o addirittura risarcimenti per incidenti mai avvenuti (documentati refertando lesioni occorse in contesti domestici).
Le persone sottoposte a perquisizione sono sino ad ora 18, ma gli iscritti complessivi nel registro degli indagati potrebbero essere di più.
Marina Poci