Truffe telefoniche con la tecnica del “finto incidente”: arresti anche nel Barese

Centotre colpi ai danni di persone anziane in Liguria, Campania, Puglia, Molise, Lazio e Basilicata per un bottino totale pari quasi a due milioni di euro, tra gioielli e denaro contante: è questo il bilancio delle truffe telefoniche messe in atto con la tecnica del “finto incidente” dall’organizzazione a delinquere sgominata dalla Squadra Mobile di Genova nei giorni scorsi. Gli investigatori liguri, insieme ai colleghi di Napoli, Bari, Benevento, Campobasso, Caserta, Frosinone, Isernia, Potenza e Salerno e al Reparto Prevenzione Crimine, nell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, hanno eseguito 77 misure cautelari (22 di custodia in carcere, e 55 di applicazione congiunta dell’obbligo di dimora nel Comune di Napoli e dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria).
I presunti esponenti all’organizzazione contattavano telefonicamente le vittime spesso fingendo di appartenere alle forze dell’ordine e le ingannavano con falsi allarmi su incidenti o problemi giudiziari riguardanti i loro familiari. Con abili strategie psicologiche e senza alcuno scrupolo, i truffatori convincevano gli anziani, ormai sfiniti e terrorizzati, a consegnare denaro e oggetti di valore, facendoli credere necessari per risolvere le situazioni simulate.
Le indagini hanno permesso di accertare che il gruppo utilizzava telefoni intestati a prestanome, mezzi a noleggio e basi logistiche diversificate per eludere i controlli.
Nello specifico, i vertici della struttura, utilizzando appartamenti adibiti a call center, si occupavano di effettuare tra le 600 e le 1200 chiamate giornaliere per ognuno (operando contestualmente in 4/5 nel ruolo di “telefonisti”) per poi utilizzare tra le 5 e le 7 pattuglie di “operativi” (addetti alla riscossione dei soldi dalle vittime) dislocate in svariate province italiane.
L’organizzazione forniva persino, attraverso sodali “intermediari” dedicati a questo aspetto, supporto logistico ed assistenza legale in caso di intervento delle forze dell’ordine.