Uccise la propria figlia 16enne e il presunto amante della moglie: negato l’abbreviato, andrà a processo

È stata rigettata la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dalla difesa di Malaj Taulant, il panettiere albanese residente a Torremaggiore che lo scorso maggio uccise il pasticcere 51enne Massimo De Santis, residente nello stesso palazzo della famiglia, presunto amante della moglie Tefta, e la propria figlia 16enne, Jessica, che aveva tentato di difendere la madre dalla mattanza organizzata dal padre. L’uomo sarà quindi giudicato con rito ordinario, con ciò evitando l’automatica riduzione di un terzo della pena che comporta l’abbreviato.
Taulant, nella convinzione che De Santis e la moglie avessero una relazione, lo accoltellò nell’androne del palazzo, lasciandolo morire dissanguato, poi salì nel proprio appartamento cercando di ammazzare la moglie con la stessa arma. Jessica intervenne per salvare la madre e restò mortalmente ferita dai fendenti scagliati dal padre.
Alla sua furia omicida scamparono la moglie, proprio perché Difesa da Jessica, e il figlio di 5 anni della coppia, che comunque era presente alla scena e sta affrontando un delicato percorso psicologico di recupero, perché tuttora traumatizzato da quanto ha vissuto.
Taulant confessò entrambi gli omicidi e li giustificò con la gelosia.
Il processo inizierà il 22 marzo.
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