Un bimbo che abbraccia un albero al centro di una città: è questo il tema dell’ultima opera del mesagnese Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, realizzata a Manhattan, New York, su una superficie di quasi mille metri quadrati di un palazzo sulla 11ma Avenue, visibile anche dalle acque dell’Hudson River, a due passi dalla High Line, il parco sopraelevato ricavato dalla vecchia ferrovia.
L’iniziativa, alla quale partecipano altri tre street artist di fama internazionale, è a cura dell’ente no profit Street Art for Mankind in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP): lo scopo è quello di creare il primo Climate Action Outdoor Museum per sensibilizzare sul cambiamento climatico, in occasione del Summit of the Future, della New York Climate Week e dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che quest’anno lavora nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Millo è nato a Mesagne nel 1979. Ha frequentato il liceo scientifico e si è laureato con il massimo dei voti presso la facoltà di Architettura di Pescara. Appassionato disegnatore sin dalla più tenera età, realizza opere murarie di grandi dimensioni in tutto il mondo, partecipando a festival dedicati alla street art, ad eventi non governativi e a progetti internazionali di carattere sociale.
Le sue opere oggi sono visibili, oltre che in Italia, in: Cina, India, Australia, Thailandia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Bolivia, Polinesia Francese, Messico, California, Canada, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Marocco, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Lussemburgo, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Lituania, Ungheria, Ucraina, Russia, Bielorussia, Georgia, Cipro, Grecia.
Il murales realizzato per sensibilizzare al cambiamento climatico è la sua prima opera a New York.
Marina Poci
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