Ventenne leccese morto ad Amsterdam: disposto esame del dna e sequestrata la sim del cellulare

L’emittente televisiva olandese At5, citando fonti investigative, ha riportato poche ore fa la notizia che sul corpo del giovane ritrovato lungo i binari della stazione Holendrech della metropolitana di Amsterdam sarà svolto l’esame del dna per confermare che si tratti effettivamente del ventenne leccese Alessio Giannaccari, del quale i genitori non hanno notizie da sabato 16 marzo. Il padre, imprenditore nel campo della ristorazione, e la madre, avvocata dello Stato, si sono sottoposti al prelievo del materiale organico ai fini della comparazione.
Giannaccari, figlio unico, si trovava in Olanda perché, dopo il diploma al liceo Siciliani di Lecce (dov’era molto conosciuto in quanto era stato rappresentante degli studenti), aveva optato per un’esperienza lavorativa all’estero.
Sebbene non vi siano più molti dubbi sul fatto che il ragazzo sia stato travolto da un convoglio in corsa, la Polizia olandese lavora per scoprire se si sia trattato di un gesto volontario, di un incidente, di un omicidio o del tentativo drammatico di sfuggire ad un’aggressione. Gli amici, che in queste ore hanno manifestato sui social la vicinanza alla famiglia, escludono categoricamente che il ragazzo possa essersi suicidato.
Nell’ambito dell’indagine, sono stati disposti accertamenti sulla scheda sim di Gianaccari, per ricostruirne gli ultimi contatti. Documenti e portafogli del giovane sono stati ritrovati nell’abitazione nella quale viveva in condivisione con altri ragazzi.
Marina Poci
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