“Purtroppo nella progettazione degli ospedali non è previsto nessun tipo di investimento sulla prevenzione degli atti di violenza, e quindi bisogna farlo con i mezzi di cui si dispone. Il passo successivo sarà fare incontrare tutti i direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere con i prefetti di ciascuna provincia, per cominciare a definire le nuove linee guida che le Asl dovranno strutturare entro il 30 ottobre e che poi daranno vita ai protocolli d’intesa con le forze di polizia”: lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante un confronto che si è svolto in Prefettura a Bari con i prefetti pugliesi, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, e il responsabile del Sirgisl, Sistema integrato di gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, Danny Sivo, convocato dopo i ripetuti casi di aggressioni a operatori sanitari in Puglia, tre dei quali registrati nel Policlinico Riuniti di Foggia.
“Ringrazio il prefetto Russo – ha detto Emiliano – per avere convocato questo tavolo che mi ha consentito di parlare con tutti i prefetti della Puglia. Una riunione sul lavoro ordinario, non sugli episodi straordinari che pure si verificano. La Regione Puglia a luglio ha approvato le linee guida sulla sicurezza sul lavoro e per prevenire gli atti di violenza, che sono così innovative da essere state pubblicate di recente su una rivista scientifica molto importante. Tali linee guida hanno bisogno di protocolli attuativi che consentano di accorciare i tempi di intervento delle forze dell’ordine, qualora ce ne sia la necessità”.
“È evidente che la sicurezza si può garantire con le forze di polizia, ma anche con una diversa progettazione delle strutture”, ha dichiarato Emiliano.
“Dobbiamo renderci conto – ha ribadito – che la prevenzione della violenza, e del crimine in generale, non è un’attività umana così semplice come alle volte si suppone. Le forze di polizia assicurano nel limite dell’umanamente possibile la difesa del cittadino e forniscono alla giustizia prove e responsabili in modo da consentire i processi. Questo è il sistema. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i prefetti, i questori, le forze di polizia per il contributo che ogni giorno offrono per la sicurezza di tutti”.
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