
“Sono lusingato dalle periodiche notizie su una mia possibile candidatura alla presidenza della Regione Puglia, ma sono ovviamente prive di qualsiasi fondamento, ora e in futuro. È vero, voglio vincere una sfida. Ma è quella di realizzare nel miglior modo possibile i Giochi del Mediterraneo 2026. È lì che festeggeremo la nostra unica vittoria, insieme al nuovo presidente della Regione, chiunque egli sia”: queste le poche, semplici, ma incisive parole che Massimo Ferrarese, commissario straordinario del Governo e presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi, ha scritto sul suo profilo ufficiale Facebook per smentire una volta per tutte il rientro in politica, come rappresentante del centro-destra regionale, alle prossime elezioni come sfidante dell’ex sindaco di Bari, attualmente eurodeputato del PD, Antonio Decaro.
Alle notizie che periodicamente lo danno candidato alle più svariate cariche politiche Ferrarese è abituato, ma sino ad ora non ha mai ritenuto di doverle smentire pubblicamente: l’intervento di oggi, 7 marzo, rende il senso pieno di quanto i Giochi siano da lui considerati una vera e propria missione a servizio del territorio pugliese, alla quale non si sottrarrebbe mai per assecondare ambizioni politiche che, forse, dopo l’esperienza come presidente della Provincia di Brindisi, sono in definitivo stand-by.
Nonostante che ogni suo post social di aggiornamento sulle opere realizzate per i Giochi contenga commenti con richieste di canditure nei più svariati contesti territoriali e nazionali, l’impegno come commissario straordinario è in questo momento la sua priorità. Un incarico ricevuto dal Governo (in primis dal ministro Fitto) in virtù della sua esperienza imprenditoriale nel mondo delle costruzioni e del ruolo come presidente della Invimit, la società statale che amministra i fondi pubblici immobiliari. Un decisione felice, se è vero – come è vero – che la gestione Ferrarese, sta consentendo di recuperare nella organizzazione dei Giochi un ritardo di circa quattro anni, con l’avvio a tempo di record dei cantieri relativi alle opere che ospiteranno le diverse competizioni.
Marina Poci