di Fabrizio Campagnoli
Il terzo capitolo dell’era Bucchi è già iniziato da un paio di giorni e il coach bolognese ha già la testa e lo spirito proiettati verso la nuova avventura nella massima serie: “Brindisi riparte dal punto più alto della sua storia cestistica. Non vogliamo fermarci qui, lavoreremo per altri traguardi importanti”.
Sul fatto che sia un uomo di parola, ormai non ci sono dubbi, visto che alla sua prima conferenza stampa, tre anni fa, come capo allenatore non solo espresse la volontà di voler riportare la New Basket nel posto che gli spettava e cioè tra le grandi del basket italiano, ma specificò che avrebbe fatto di tutto per far rimanere Brindisi a lungo in quel posto lì, un posto che fa sognare tutta la città, l’olimpo del basket italiano. Stavolta con il senno di poi, a distanza di tre campionati, le cose sono andate addirittura meglio, visto che la scorsa stagione è stata contraddistinta da risultati importanti, come la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia e una salvezza praticamente in tasca alla fine del girone di andata, oltre a diversi record stabiliti.
E se non ci fosse stato quello sciagurato girone di ritorno a macchiare tutto, sarebbe stata davvero un’ottima annata. Il roster è quasi tutto nuovo di zecca, un roster che rispetto a quello dello scorso anno è più da sciabola che da fioretto. Anche il punto di partenza è diverso. Stavolta nessuno guarderà i biancoazzurri con simpatia, quel senso di tenerezza rivolto ai neo arrivati, ai più giovani, ai debuttanti.
Stavolta Brindisi ha gli occhi addosso da più parti in Italia, ha maturato quel rispetto che meritano i grandi club e che rende il tutto maledettamente più complicato e affascinante. Non più matricola dunque, ma una certezza nel campionato italiano.
Coach Piero Bucchi, la preparazione della New Basket è iniziata da pochi giorni. Quali sono le sue prime impressioni e quali sensazioni ha avuto in questo primissimo periodo?
Le sensazioni sono assolutamente positive. Stiamo lavorando bene, con serietà e dedizione e i ragazzi stanno rispondendo bene. Abbiamo voluto dare subito un impronta ben chiara a tutti, facendo capire che qui le cose si fanno sul serio, niente è lasciato al caso, c’è un ottima organizzazione sotto tutti i punti di vista. Il gruppo sta recependo questo messaggio e sta lavorando con grande intensità. Sono molto fiducioso.
Il roster è quasi tutto nuovo. Può darci un giudizio su questa nuova New Basket Brindisi?
Le potenzialità della nostra squadra sono tutte da scoprire e in questo pensiero sono d’accordo con le parole del nostro General Manager Alessandro Giuliani. Dobbiamo capire noi per primi che squadra siamo. Pochi giorni fa mi sono sbilanciato, pronunciando la parola scudetto, ma ovviamente scherzavo. E’ ancora presto per dire cosa possiamo fare e che tipo di campionato ci aspetta. Di sicuro proveremo a migliorare ciò che abbiamo fatto lo scorso anno. Inoltre anche le avversarie sono tutte da scoprire, ad oggi le più attrezzate sembrano essere le solite: Milano, Varese, Siena, Roma e ci metterei dentro anche Reggio Emilia, una squadra che l’anno scorso è arrivata ai playoff e che ha cambiato poco, per questo la reputo ancora più pericolosa.
Coach Bucchi c’è qualche elemento del roster che la incuriosisce particolarmente?
Jerome Dyson su tutti, soprattutto per il ruolo che ricopre. Voglio valutarlo con una certa attenzione. Ma ho anche parecchio interesse nel vedere all’opera Akingbala un centro che promette bene, Snaer è al debutto assoluto in Europa e James ha fatto molto bene lo scorso anno ed è alla prima esperienza nella massima serie.
Dal punto di vista tecnico, si vedranno delle novità rispetto all’anno scorso?
Assolutamente sì, sarà una New Basket diversa. Cerco sempre di adattare il modo di giocare ai giocatori che ho a disposizione, mettendoli a proprio agio e cercando di prendere il meglio da ognuno di loro. Loro comunque devo avere ben chiari i miei princìpi e cioè quelli del lavoro duro e della massima concentrazione.
Crede che il girone di ritorno dello scorso campionato, possa influire in qualche modo in questo torneo?
La squadra è totalmente nuova, quindi non vedo perché ci dovrebbero essere ripercussioni. Brindisi lo scorso anno ha raggiunto il punto più alto della sua storia, con la prima salvezza raggiunta nella massima serie e la qualificazione alle Final Eigth di Coppa Italia. E se non ci fosse stato quel girone di ritorno, avremmo lottato sino alla fine per un posto nei playoff. Ripartiamo da lì. Da quei successi. E lavoriamo tutti per migliorare quanto di buono è stato fatto nello scorso campionato.
Un campionato dove la New Basket non sarà più una matricola, ma una vera e propria realtà. E’ d’accordo?
Avremo un “appeal” molto diverso rispetto allo scorso anno, questo è sicuro. Posso dire, con un pizzico di orgoglio, che andando in giro per l’Italia, Brindisi viene considerata una grande realtà e ci guardano tutti con molto rispetto. Sarà un anno sicuramente importante, ma come ho detto in precedenza aspettiamo per dare una valutazione definita, dobbiamo capire per primi noi chi siamo realmente.
(La foto nel titolo è di Damiano Tasco)