Il Brindisi parte subito fortissimo: tre gol e vittoria a Grottaglie

 

GROTTAGLIE 0

BRINDISI      3

GROTTAGLIE: Maraglino, Papa (dall’86’ Colucci), Pisano, Gnoni, Anglani, Danese, Battista, Sanna (dal 65′ Radicchio), Formuso, D’Arcante, Manzella (dall’86’ Presicci). In panchina: Sergi, Carlucci, Collocolo, Russo, Palmisano, Collocola. Allenatore Bosco

BRINDISI: Peschechera, Iabboni, Liotti, Favia (dall’84’ De Martino), Sicignano, Cacace, Loiodice (dal 90∞ Greco), Marsili, Gambino, Pellecchia, Tedesco (dal 63′ Fella). In panchina: Novembre, Patti, Bove, Vantaggiato, Nassi, Martinelli. Allenatore Totò Ciullo

Arbitro: Nicolò Sprezzola di Mestre, assistito da Antonio Campanella di Venosa ed Antonio Pedarra di Foggia

Marcatori: nel primo tempo al 20′ Gambino, nella ripresa al 26′ Loiodice ed al 47′ Fella

Spettatori: quasi 1.500 di cui oltre 500 provenienti da Brindisi

Un Brindisi gagliardo e mai domo regola con un secco 3 a 0 che non ammettere repliche un Grottaglie volenteroso ma nulla più e conquista la fiducia dei 500 sostenitori che hanno raggiunto il D’Amuri a bordo di autobus, pulmini autoveicoli e motocicli e le migliaia di supporter che ne hanno seguito le gesta con il naso attaccato al televisore. Migliore partenza non poteva esserci per questa stagione: vittoria sul Monopoli in Coppa Italia ed esordio vincente in trasferta in campionato; peccato per quel -1 di partenza, dovuto ad una penalizzazione in classifica per un vecchia vertenza pagata in ritardo, ma non per colpa della attuale dirigenza, altrimenti il Brindisi sarebbe stato già in vetta alla classifica. Veniamo alla cronaca della partita.

Il Brindisi parte a razzo e nonostante che a battere la palla per il calcio di inizio sia il Grottaglie, dopo appena 20 secondi di gioco gli uomini di mister Ciullo conquistano già il primo corner. Al 5′ Loiodice cerca la conclusione personale ma la sfera termina fuori; nei minuti successivi due tentativi del Grottaglie con il n.11 Manzella e con il n.9 Formuso, nel primo caso ci pensa líestremo difensore ospite a sventare facilmente l’occasione, nella seconda il pallone finisce decisamente alto sopra la trasversale. Al 20′ il Brindisi passa in vantaggio grazie ad una ubriacante azione sull’asse Pellecchia-Liotti-Gambino, con il bomber bravissimo a girare di testa in rete, dal centro dellíarea, l’invitante cross dalla sinistra del giovane terzino biancazzurro. Cinque minuti dopo il Brindisi è ancora il Brindisi, con Loiodice, a provare la via del gol, ma, a portiere praticamente battuto il pallone viene fortunosamente respinto da un difensore. Alla mezzora grossa occasione per i padroni di casa con il n. 6 Danese che di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, costringe il giovane portiere Peschechera all’unico intervento importante della partita. La prima frazione termina senza grossi sussulti.

Ad inizio ripresa Saverio Pellecchia trasforma una azione difensiva in una velocissima ripartenza servendo alla perfezione Loiodice all’altezza del centrocampo che si invola tutto solo verso líareaa di rigore avversaria ma, proprio al momento del tiro a botta sicura, si fa recuperare da un difensore e questa ghiotta occasione sfuma fra gli improperi del pubblico ospite. Patron Flora, presente in gradinata in mezzo ai tifosi brindisini, mette in bocca un grosso sigaro, ma più che fumarlo, lo mastica furiosamente! Al 18′ mister Ciullo mette mano alla formazione, fuori Mino Tedesco e dentro l’under Giuseppe Fella; il Brindisi controlla agevolmente la partita senza correre più alcun rischio Il gioco si infiamma nuovamente a dieci minuti dal termine con Loiodice, servito da un generoso Gambino, che si fa perdonare il madornale errore di inizio ripresa compiendo una vera e propria prodezza balistica ed andando ad indovinanare líincrocio dei pali con un tiro a girare diagonale da circa trenta metri al fulmicotone, impossibile da intercettare per il portiere Maraglino: esplode il settore ospiti del D’Amuri con mille braccia che si alzano al cielo e 500 bocche che urlano tutta la propria gioia.

Mister Ciullo decide di far esordire anzitempo De Martino, richiamando in panchina il giovane Favia e mette in campo anche Greco al posto di Loiodice. In pieno recupero Fella fa vedere di che pasta è fatto ubriacando un nugolo di difensori avversari prima di scavalcare il portiere avversario con un tiro di precisione. Al triplice fischio, dopo il saluto di rito a centrocampo, i calciatori con la V sul petto possono finalmente raccogliere l’abbraccio del proprio pubblico correndo a festeggiare sotto la gradinata. Domenica prossima, davanti ad un Fanuzzi probabilmente assi più pieno rispetto alle ultime stagioni, il Brindisi affronterà i campani del Gladiator per continuare la sua striscia positiva che, partendo dalla scorsa stagione, dura già da ben 11 gare ufficiali in cui ha collezionato solo vittorie e pareggi senza mai conoscere l’onta di una sconfitta e cioè, esattamente, dal giorno in cui Antonio Flora è diventato presidente del sodalizio di via Benedetto Brin.
Alessandro Caiulo