Il saluto commosso di mister Ciullo: “Onorato di essere stato l’allenatore del Brindisi”

Esce di scena da gran signore quale è, mister Totò Ciullo, e se ne va senza sbattere la porta ma, nemmeno, in punta di piedi. Tiene una conferenza stampa presso l’Hotel Barsotti, nel cuore della città, per salutare i giornalisti ed i tifosi che con lui hanno diviso le emozioni sportive di questi ultimi quattordici mesi.
Il mister ha preso la parola per ripercorrere brevemente tutte le tappe da quando è giunto in città, spinto dall’allora Direttore Generale Enzo Carbonella a subentrare in corsa al dimissionario Francioso, subito accolto a braccia aperte da calciatori e tifosi in un momento difficilissimo in cui la società era assolutamente assente; l’arrivo di Flora a Brindisi, la conquista della sua fiducia ed un girone di ritorno ricco di soddisfazioni in cui la conquista anticipata della salvezza fu il giusto corollario a quanto di buono era stato seminato.
“Mi sono sentito onorato di essere l’allenatore del Brindisi. Nei momenti belli ed in quelli meno belli. Essere applaudito dai tifosi biancazzurri é stata una delle cose più emozionanti della mia vita ed a loro, ai tifosi, dico che li porterò sempre nel mio cuore e continuerò a tifare per il Brindisi”.
Ringrazia tutti quanti, mister Ciullo, dai suoi più stretti collaboratori a quanti con qualsiasi mansione, hanno contribuito a tenere vivo il calcio in città
Evita elegantemente ogni polemica anche quando è incalzato dal fuoco di fila delle domande dei giornalisti, vogliosi di conoscere di eventuali dissidi interni o litigi col presidente, e chiarisce di aver avuto un rapporto sempre franco e corretto con il dott. Flora e che le discussioni con lo stesso si sono sempre limitate agli aspetti tecnici, senza mai travalicare in altro e ci ha tenuto a precisare che è disposta a mettere la mano sul fuoco sulla correttezza dei suoi atleti e che è più che sicuro che nessuno degli uomini schierati in campo ha mai remato contro di lui.
Anche sulle polemiche insorte per i troppi cambiamenti di modulo ci tiene a fare chiarezza: “Mi hanno rimproverato di aver cambiato troppe volte modulo, ma era inevitabile visto che abbiamo cambiato diversi giocatori a dicembre, specialmente a centrocampo ed alcuni di essi non erano subito in grado di reggere per tutti e 90 i minuti con il 4-4-2 classico, anche per questo ultimamente ci così tanti mutamenti di formazione. Praticamente solo in occasione del derby con il Taranto ho potuto schierare la mia formazione tipo. Le squalifiche subite dai vari Gambino, Marsili e De Martino ci hanno spezzato le gambe da questo punto di vista”.
Qualche giustificazione viene data anche su quelle che sono, a ragione, considerate le due più brutte partite dell’era Ciullo: quella di San Severo e quella, ultima, di Matera: “pur essendo due gare diverse in entrambe i calciatori non c’erano con la testa; nel primo caso vi era il forte timore che la squadra venisse smantellata ed i giocatori mandati a casa se non si fosse vinto ed il che condizionò fortemente i ragazzi che non riuscirono ad esprimersi, a Matera vi è stato un impatto emotivo troppo forte con la partita anche da parte dei ragazzi più esperti; evidentemente non sono stato bravo io preparare la gara”.
Parole di affetto anche per la squadra e la confessione di non aver avuto il coraggio di andare a trovarli all’allenamento per salutarli così come esclude, perché lo ritiene poco opportuno, che in questo campionato si recherà al Fanuzzi per vedere qualche partita mentre, confessa, che spera, in un prossimo futuro, di poter sedere nuovamente sulla panchina del Brindisi, magari in una categoria superiore; mentre a Brindisi, città di cui si è innamorato fin dal primo momento, ci tornerà in ogni caso sia per fare qualche passeggiata con la famiglia che per venire trovare i tanti amici.
Un in bocca al lupo lo fa all’amico Marcello Chiricallo, affinché possa ottenere il meglio da questa sua nuova esperienza calcistica alla guida della squadra fino alll’altro giorno da lui allenata e di cui ora resterà tifoso
Inevitabile cogliere un sussulto di commozione nella voce e nel volto del tecnico talentino.
Snocciolando qualche dato statistico ricordiamo che la prima volta che Ciullo si è seduto sulla panchina del Brindisi è stato il 16 dicembre del 2012, in occasione proprio di un Brindisi-Matera e fu un esordio col botto dal momento che i biancazzurri, i quali venivano da un periodo nero culminato in una serie di ben quattro sconfitte interne consecutive, vinsero in rimonta contro i più quotati avversari per 2 a 1 grazie alle reti di Tedesco e Bartoccini; in totale ha allenato il Brindisi per 44 gare ufficiali (40 di campionato e 4 di Coppa Italia) con 18 vittorie, 16 pareggi e 10 sconfitte. Si tratta di un bilancio tutto sommato positivo.
Concludiamo con un grosso in bocca al lupo per mister Ciullo, grande persona e bravo tecnico, affinché il suo futuro sia denso di tantissime soddisfazioni.
Alessandro Caiulo