Calcio, il Brindisi pronto al rush finale: ma chiede il sostegno del popolo biancazzurro

Grazie alla vittoria corsara a Francavilla in Sinni ed il cammino da prima della classe avuto negli ultimi due mesi il Brindisi di Marcello Chiricallo è riuscito, dopo un inseguimento partito da sette punti di distacco dalla zona play off, ad arpionare la quinta piazza, l’ultima utile per partecipare agli spareggi che potrebbero aprire la porta di servizio verso la terza serie nazionale, quando mancano appena due gare (una soltanto per Francavilla e Marcianise) alla fine della regolar season.
Innegabile è la soddisfazione di tutto l’ambiente calcistico brindisino, dal mister, ai calciatori dalla società del presidente Flora ai semplici tifosi per una impresa che, dopo la pesante sconfitta patita sul campo del Marcianise e, ancor più, dopo il mezzo passo falso in quel di Vico Equense, sembrava una chimera irraggiungibile.
Dopo la sosta pasquale, che servirà ai calciatori ed allo staff tecnico per ricaricare le batterie dopo due mesi di intense battaglie, si ritornerà a giocare domenica 27 aprile ed il Brindisi affronterà al Fanuzzi il San Severo in una gara da vincere a tutti i costi per confermare e, eventualmente, consolidare la propria posizione in classifica e, se il Monopoli dovesse perdere in casa del Metapontino, poter festeggiare, addirittura con una giornata di anticipo, il raggiungimento dell’obiettivo dei play off.
Fino ad ora la società ha fatto il massimo, prima per salvare la società dall’ennesimo fallimento e poi per consentire la disputa di un campionato importante, i calciatori, dal canto loro, si stanno impegnando per quanto nelle loro possibilità, i tifosi storici, quelli sempre presenti, ultras o frequentatori della tribuna o della gradinata che siano, il cosiddetto nocciolo duro del Fanuzzi non ha fatto mancare mai il proprio sostegno, ma ora è giunto il momento in cui, per poter volare davvero altro, tutta la città e la provincia devono stringersi intorno alla squadra di calcio e dare il loro contributo per il raggiungimento del massimo risultato possibile.
Personalmente spero che contro il San Severo oltre ad esserci una buona cornice di pubblico e che tornino sui gradoni del Fanuzzi non solo i brindisini del capoluogo ma anche quelli dei tanti comuni limitrofi che per decenni hanno accompagnato con i loro applausi ed il loro sostegno le imprese della magica V e che in Tribuna Centrale tornino a sedere i rappresentanti delle istituzioni locali, ovviamente non per fare vuota passarella ma per tifare per i colori biancazzurri e, semmai, riprendere i contatti con i vertici societari per cominciare a programmare le stagioni future che portino al rilancio definitivo del calcio cittadino. 
La Curva Sud Michele Stasi già si sta mobilitando per riportare quanta più gente possibile allo stadio in una partita che può essere il crocevia non solo di questa stagione, ma anche di quelle future: vincere giocando davanti alle solite mille persone vorrebbe dire semplicemente opzionare un posto nei play off, vincere in un Fanuzzi stracolmo e ribollente di tifo vorrebbe dire, invece, abbandonare il complesso di “Calimero” che ci affligge da qualche anno a questa parte a far tornare il calcio a brillare di luce propria, significherebbe gridare presente anche alle future sfide e non temere nessun avversario e nessuna tifoseria fossero anche i 10.000 dello Iacovone o il Franco Salerno di Matera stracolmo fino all’inverosimile.
Massimiliano Zippo, uno dei capi storici della tifoseria biancazzurra, ha lanciato dalla sua pagina facebook questo messaggio a tutti i brindisini: “la partita del 27 aprile sarà una delle ultime due battaglie che il nostro Brindisi affronterà, Per vedere in campo 11 leoni serve il ruggito del Fanuzzi, serve la bolgia del Fanuzzi, serve una intera città che si stringa attorno alla nostra squadra del cuore: Tutti insieme spingiamo in rete il pallone, spingiamo il nostro Brindisi alla vittoria. Il 27 aprile non hai scuse, il Brindisi ha bisogno di noi. Tutti allo stadio il sogno continua!”
Analogo invito lo rivolgono Antonio e Giorgio Flora, consapevoli che per portare avanti il progetto è necessario l’appoggio ed il sostegno fiero e sincero di tutti in un clima di rinnovata armonia e chiedono che il 27 aprile prossimo sia il giorno dell’orgoglio biancazzurro.
Alessandro Caiulo