L’Enel soffre ma batte Avellino: riprende la corsa verso un posto al sole per i play-off

ENEL BRINDISI-SIDIGAS AVELLINO 75-73 (18-21; 24-13; 17-16; 16-23).

Brindisi: James 17, Todic 7, De Giorgi, Formenti 2, Dyson 17, Lewis 7, Chiotti 4, Jurtom, Zerini 4, Snaer 6, Leggio, Campbell 11. All.: Bucchi.

Avellino: Thomas 11, Biligha, Lakovic 12, Spinelli, Ivanov 7, Golwire 6, Morgillo, Cavaliero 13, Riccio, Achara 2, Foster 14, Hayes 8. All. Vitucci.

Arbitri: Sardella, Bartoli, Borgioni. 

Note: tiri da 3: Brindisi 4/18; Avellino 9/32. Tiri liberi: Brindisi 21/29; Avellino 26/34; Rimbalzi: Brindisi 45; Avellino 33. Usciti per 5 falli: Zerini, Lakovic. 

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La New Basket Brindisi vince contro la Sidigas Avellino per 75 a 73 al termine di una partita lunghissima e ricca di emozioni. Per i biancoazzurri ottima la prova di James, vero trascinatore nella partita e di Jerome Dyson, stavolta decisivo nei momenti importanti.
Avvio convincente da parte della Sidigas con Lakovic che infila subito due triple in pochi minuti. A rompere il ghiaccio per Brindisi è Zerini con un canestro dopo rimbalzo offensivo. L’allungo di Avellino dice 8 a 3 dopo 4 minuti. Per gli uomini di Bucchi c’è troppa difficoltà nel battere la difesa degli irpini che è molto fisica e aggressivia. Brindisi prova ad allungare difesa per permettere tiri immediati ad Avellino e va sopra nel punteggio grazie a James e Snaer ma poi subisce il contro sorpasso della Scandine che fa ricorso alla sua panchina lunghissima e pesca Foster e Goldwire. A pesare per la New Basket è sopratutto la scarsa precisione ai tiri liberi e qualche fischio discutibile della terna arbitrale, finendo così sotto il primo periodo per 21 a 18. Nel secondo mini tempo, James mostra tutta la grinta e firma un parziale importante sfruttando molto l’ uno contro uno, demolendo le velleità difensive di Ivanov prima e Achara poi. Sul 26 a 21 dopo un canestro di Campbell, Vitucci chiama time out per fermare la furia di Brindisi.
Rientra Lakovic, gravato di due falli nel primo periodo e tanto per cambiare infila dall’arco dei sei e settantacinque il canestro che da il meno uno alla Sidigas. I biancoazzurri perdono fluidità in attacco, con soluzioni troppo forzate e molto prevedibili e Bucchi è costretto a far rientrare Dyson e Lewis, al posto di Formenti e Campbell, per ritrovare la via del canestro. Sono proprio loro due, insieme ad un mai domo Todic, a dare la scossa che porta l’Enel Brindisi ad arrivare al massimo vantaggio e chiudere il secondo quarto sul punteggio di 42 a 34. 
La New basket non rientra al meglio dagli spogliatoi dopo l’intervallo e subisce le giocate di Cavaliero e Thomas, bravi a trovare le giuste soluzioni e tornare così a meno quattro. La chiave della gara sta tutta in DelRoy James che continua a sfruttare le sue caratteristiche contro gente molto più lenta e macchinosa di lui come Ivanov e Thomas. È il numero cinque a trascinare i suoi al nuovo massimo vantaggio del 53 a 43. Avellino va in confusione come comprova il tecnico a Lakovic per proteste, che costa il quarto fallo alla guardia della Sidigas. Brindisi prova ad approfittarne ma spreca due tiri facili con Lewis, troppo morbido nel concludere da sotto canestro. 
L’ultimo e decisivo quarto si apre con l’Enel avanti per 59 a 50 e con gli uomini di Vitucci pronti a vendere cara la pelle vista l’intensità difensiva con cui si presentano sul parquet. Condizione questa che rosicchia punti importanti ai padroni di casa, complice anche la mancanza di lucidità di Brindisi non brava a gestire palloni importanti. Dyson rientra in campo per lo sprint finale e per sbloccare il punteggio della propria squadra fermo a 62 punti. Avellino grazie alla tripla di Goldwire si porta a sole due lunghezze di distanza ed una frittata di Campbell su rimessa laterale consegna a Ivanov la possibilità di agguantare il pareggio dalla lunetta. Ultimi tre minuti con il fiato sospeso per i 3500 del PalaPentassuglia, che valgono un mini supplementare. L’uomo che fino a quel momento aveva fatto la differenza per Brindisi, James viene punito con un tecnico pesantissimo che gli costa il quinto fallo e dà alla Sidigas quattro tiri liberi e possesso. A buttare tutto alle ortiche stavolta è Goldwire che dopo un due su quattro dalla lunetta viene sanzionato a sua volta da un altro tecnico per nell’azione successiva per un gesto di stizza. L’inerzia torna dalla parte di Brindisi che ritorna avanti per 69 a 65. Avellino spreca ogni possesso ma la New Basket non ne approfitta in pieno ed i liberi di Cavaliero mettono un misero punto tra le due squadre quando mancano solo 28 secondi alla fine con Zerini fuori per cinque falli. Momenti concitati con Jerome Dyson che ripete il tiro di Montegranaro solo che stavolta la tripla da oltre 9 metri va dentro ed è anche molto pesante. Tocca a Cavaliero e Lakovic, dalla linea del tiro libero, ridare la speranza ad Avellino. Ultimo possesso per Brindisi con il punteggio di 73 a 72 e solo nove lunghissimi secondi: Campbell in lunetta è glaciale, dalla parte opposta fa tutto Cavaliero che segna il primo e sbaglia volontariamente il secondo tiro libero, conquista il rimbalzo offensivo e consegna a Hayes in angolo. Il tiro della vittoria scoccato partito dalle mani dell’ala biancoverde viene sputato fuori dal ferro e per Brindisi è davvero arrivato il momento di festeggiare.

SALA STAMPA

Vitucci: Noi abbiamo fatto una buona partita, abbiamo sofferto qualche penetrazione dovuta all’atletismo di Brindisi. Quando abbiamo contenuto questo aspetto siamo andati in vantaggio. Il tecnico di Goldwire ci è costato caro, da li in poi ci sono stati solo episodi. Nell’ultimo quarto abbiamo lavorato bene, i nostri errori sono stati più pesanti dei loro. Non ho molto da rimproverare ai miei, qui non è facile per nessuno vincere.

Bucchi: Vittoria che ci voleva, stiamo rimbalzando da un momento un po’ difficile. Dobbiamo rimettere benzina, abbiamo pagato un periodo di problemi e ne risente tutta la condizione. Oggi ho visto l’orgoglio giusto per portare a casa le partite. L’ultimo tiro di Hayes poteva farci un cattivo scherzo ma festeggiamo la Pasqua con una vittoria, quindi la cioccolata sarà più dolce. 
Arbitri? Qualche fischio discutibile…

Fabrizio Campagnoli (Foto Damiano Tasco)