BRINDISI 0
SAN SEVERO 0
BRINDISI: Peschechera, Lorito, Liotti, Troiano (dal 63° Loiodice), Sicignano, Vetrugno, Fella, Pollidori (dal 76° Kamano), Gambino, Ancora, Pellecchia. A disposizione: Novembre, Iaboni, Gasperini, Pinto, Vantaggiato, Akuku, Greco. Allenatore: Marcello Chiricallo.
SAN SEVERO: Pizzolato, Sparano, Mustone, De Vivo, Follera, Ianniciello, Florio (dall’85° Lombardi), Mastrangelo, El Ouazni (dal 68° Covelli), Masi (dal 75° Dell’Aquila), Ferrante. A disposizione: Del Rossi, Mascolo, Alterio, De Leo, De Rosa, De Vita. Allenatore: Emilio Longo.
Arbitro: Luca Bianchini di Cesena..
Note: prima della gara il presidente Flora ha consegnato una targa ricordo alla famiglia Cremaschi, nel giorno della intitolazione della Tribuna Centrale al grande Blek
Spettatori: quattromila circa
Un Brindisi senz’anima, senza idee e senza attributi, a tratti assolutamente abulico ed inguardabile, si lascia imporre lo 0 a 0 dal San Severo e, salvo miracoli improbabili nell’ultima giornata di campionato, deve dire addio ai sogni di gloria.
Il Monopoli, vincendo fuori casa contro il Metapontino, lo sopravanza di due punti in classifica al quinto posto – l’ultimo utile per la qualificazione ai play off – quando manca una sola giornata alla fine del campionato mentre il Marcianise, pareggiando in casa col Taranto, diventa irraggiungibile ed il Brindisi non può che prendersela con se stesso e con la poca grinta e determinazione messa dai giocatori in campo se ha rimandato a casa delusi ed infuriati i circa quattromila spettatori che avevano assiepato gli spalti del Fanuzzi con il cuore pieno di speranza e di fiducia, assolutamente non ripagata.
Due incredibili errori sottoporta di Gambino e Pellecchia e due strepitosi interventi del portiere giallorosso Pizzolato su potenti conclusioni di Nicola Loiodice, fatto entrare in campo solamente a metà ripresa, e Peppe Fella, proprio allo scadere, è quanto è stato possibile vedere nell’ultima mezzora di gioco, mentre nella prima ora assolutamente il nulla, condito dal niente, e c’è mancato davvero poco che il San Severo facesse cadere l’imbattibilità del Fanuzzi proprio all’ultima gara interna di campionato, se un tiro avventuroso di Mastrangelo non avesse incocciato la traversa dopo aver superato Peschechera.
Passando alla cronaca dell’incontro, assolutamente nulla da registrare nel corso del primo tempo, se non un vano possesso palla dei biancazzurri.
Nella ripresa, iniziata sulla stessa falsa riga della prima metà gara e solamente intorno al 10° la partita ha un sussulto con Beppe Gambino che viene servito sottoporta dal primo traversone non impreciso di Pellecchia ma impatta malissimo il pallone e lo manda incredibilmente fuori: avesse quella sfera incocciato un tufo, un pezzo di legno od un qualsiasi altro oggetto di qualsivoglia forma, invece che il piede di Gambino sarebbe certamente finita in rete!
Solamente a metà ripresa mister Chiricallo si rende conto che le cose non stanno andando nel verso giusto e cerca di apporre i correttivi mettendo mano alla formazione e richiamando in panchina uno spento Troiano e gettando nella mischia Nicola Loiodice.
Non a caso è del neo entrato fantasista biancazzurro una nitida palla da gol che, miracolosamente, Pizzolato riesce a respingere nonostante l’estrema potenza e precisione del tiro, la sfera finisce sui piedi dell’accorrente Pellecchia che, da pochi metri dalla linea di porta, spara altissimo nel tentativo di ribattere a rete.
Alla mezzora ci prova il San Severo con Mastrangelo, ma la velenosa conclusione dopo aver superato Peschechera si stampa sulla traversa e ritorna in campo.
Solo a meno di un quarto d’ora dalla fine, mister Chiricallo prova la carta Kamano, che fa il suo ingresso in campo al posto di un irriconoscibile Pollidori.
Il pubblico, deluso, comincia a rumoreggiare, ma il Brindisi riesce a costruire pochissimo anche se ci è mancato davvero poco, al quarto ed ultimo minuto di recupero, che non gli riuscisse di cogliere egualmente la vittoria ma Pizzolato è davvero strepitoso a concedere il bis e respingere una conclusione al tritolo di Fella, fino a quel momento assolutamente evanescente e fuori dal gioco di sqaudra.
Al triplice fischio, il silenzio della Curva, che pure aveva incitato e cantato per tutto l’arco della partita, tramutatosi poi in contestazione, ed i sonori fischi della Tribuna e della Gradinata hanno fatto da cornice all’uscita dei calciatori dal campo e, salvo miracoli, anche all’estromissione del Brindisi dai play off.
Mister Marcello Chiricallo, il quale evidentemente ha visto una partita diversa rispetto a quella che si è potuta vedere dagli spalti del Fanuzzi, a fine gara ha affermato di non essere d’accordo sul fatto che il Brindisi abbia giocato male ed ha cercato di difendere l’impegno messo in campo dai suoi ragazzi, pur riconoscendo, e non poteva essere diversamente, di aver notato in campo una certa stanchezza e troppi lanci lunghi, ma di non aver nulla da rimproverare alla squadra.
Personalmente mi chiedo come si possa affrontare con tanta mollezza e così poca determinazioneuna partita decisiva e fondamentale per le sorti del campionato e, sinceramente, non riesco a darmi alcuna risposta plausibile: certamente i famigliari di Dino Cremaschi, presenti nella tribuna appena intitolata al grande Blek, avranno notato la differenza fra il sangue, il sudore e l’impegno che i calciatori con la V sul petto mettevano in campo a quei tempi per onorare quella maglia ed il compitino svogliato svolto oggi dai chi ha quella stessa V sul petto ma non la sente, evidentemente, nel cuore.
Domenica prossima, ultima di campionato, il Brindisi dovrà giocare in trasferta contro la Puteolana mentre il Monopoli ospiterà al Veneziani il Vico Equense e sinceramente è difficile – anche se nel calcio nulla è impossibile – ipotizzare che i biancoverdi possano fare harakiri davanti al proprio pubblico come invece hanno fatto oggi i biancazzurri al Fanuzzi e, che contemporaneamente i signorini visti oggi in campo con la magliettina biancazzurra possano andare a vincere nella tana di Pozzuoli.
In vetta alla classifica il Matera, vincendo per 3 a 1 in casa del Vico Equense, approfitta del pareggio per 2 a 2 del Taranto a Marcianise per conquistare la vetta solitaria ed ipotecare, così, lavittoria finale del campionato e la conseguente promozione in Lega Pro.
Alessandro Caiulo