“Con Pesaro non sarà una passeggiata. Noi ci giochiamo il quarto posto, loro la salvezza. Sarà una partita piena di forti motivazioni”. Piero Bucchi descrive così il match delicatissimo di domenica prossima contro la Vuelle Pesaro.
Al termine di una settimana strana, dove non è mancata qualche piccola polemica legata alla prestazione nell’ultimo turno sul campo di Siena e dove la squadra si è riversata nel lavoro sul parquet in vista del match casalingo con Pesaro che vale il quarto posto, coach Piero Bucchi si presenta in conferenza stampa per parlare della salute della sua squadra. Probabilmente la sconfitta rimediata al PalaEstra ha fatto più male a lui che a chiunque altro e l’unico modo che conosce il coach per invertire la tendenza in questo finale di campionato che rimane esaltante ma che nelle ultime cinque partite ha offerto qualche ombra di troppo, è sempre il solito: lavoro, lavoro e ancora lavoro.
ARRIVA PESARO
“Dopo la sosta abbiamo lavorato tanto – dichiara Bucchi- è naturale che adesso ci sia un “rimbalzo” di condizione. A guardare i ragazzi credo che stiano un po’ meglio, cosa che verificheremo nella prossima gara”. Già, la prossima gara. A Brindisi arriva una Vuelle Pesaro sull’orlo del baratro ma abbastanza carica dall’ultimo tiro vincente di Turner nella sfida con Bologna. Vittoria che ha ridato speranza ai biancorossi, ultimi in classifica ma a due lunghezze di distanza da Montegranaro. La salvezza dei pesaresi passa proprio dal PalaPentassuglia, così come per Brindisi i due punti valgono un matematico quarto posto in classifica: ” Domenica non sarà una passaggiata – prosegue il coach biancoazzurro – sappiamo quale è la posta in gioco. Noi ci giochiamo la quarta posizione, loro si giocano la salvezza. Tutti hanno forti motivazioni.”
UMEH E DYSON, LA NUOVA COPPIA
In terra senese, Michael Umeh ha fatto vedere cose buone, pur avendo solo pochi allenamenti a disposizione per costruire l’intesa con i nuovi compagni. Spesso il numero 23 è stato proposto in coppia con Dyson, cosa che verrà riproposta certamente in futuro come Bucchi stesso conferma: ” Micheal verrà utilizzato con Jerome anche in altre occasioni. È una soluzione che stiamo provando, tutte e due sono delle combo guard anche se hanno delle caratteristiche diverse. Lui, Umeh, preferirebbe giocare guardia, ma sa di cosa ho bisogno. Viene da un campionato in cui giocava per la salvezza e un altro in cui ha giocato in LegaDue. Esordire con Siena non è il massimo. Sta lavorando bene, con grande intensità.”
IL PROBLEMA DEI LUNGHI
Domenica scorsa i lunghi biancoazzurri, Todic, Zerini e Chiotti, hanno messo a segno appena cinque punti in tre, con il solo James in doppia cifra ma di fatto, DelRoy proprio un pivot non è. Al di la del tabellino, colpisce il dato che la batteria di lunghi dell’Enel abbia complessivamente tentato solo quattro conclusioni. Il quesito che nasce spontaneo ed è il seguente: merito dello strapotere fisico di Siena o qualche meccanismo da rivedere nelle scelte di Brindisi in fase offensiva? Bucchi risponde chiaramente affermando che ” in questo momento non abbiamo lunghi in grado di attaccare il canestro in certo modo. Chiotti è in ritardo di condizione, Zerini sta facendo miracoli e Todic ha problemi alla schiena. Preferiamo portare gli esterni a giocare in post basso. Ora raccogliamo più frutti in questo modo. Quello del pivot è un problemi che ci portiamo dietro dall’inizio della stagione. Prima con Akingbala, poi con Aminu che non mi risulti stia facendo grandi cose dove è adesso. A Siena abbiamo sofferto parecchio, se andiamo a guardare le cifre Hunter in termini di numeri è rimasto nella norma, ma la sua fisicità ha fatto la differenza”.
Fabrizio Campagnoli