Una Enel Basket Brindisi con le spalle al muro, gioca la gara tre di playoff con il Banco di Sardegna Sassari con un unico risultato a disposizione, vincere, per allungare la serie e tentare il tutto per tutto.
Va in scena un altro capitolo, forse quello decisivo, della saga tra New Basket Brindisi e Dinamo Sassari e in un susseguirsi di emozioni di ogni genere una cosa è certa: di tutte le gare sin qui giocate nei playoff questa è quella meno decifrabile e più complessa. Se Roma domina a Cantù, se Milano gioca al gatto con il topo con Pistoia, Siena e Reggio invece se la giocano ad armi più o meno pari, in questa serie è successo tutto e il contrario di tutto. Gara uno ha detto che Brindisi ha gettato al vento l’impresa dopo una partita praticamente perfetta ed ha detto anche che Drake Diener ogni tanto può essere tirato giù sul pianeta terra, da una difesa eccezzionale come quella vista lunedì sera. Gara due invece, consegna agli almanacchi una New Basket smarrita e travolta da Drake Diener che è tornato a fare il marziano e in dieci minuti ha chiuso la pratica e ha dato a tutti l’appuntamento per gara tre al PalaPentassuglia. La pioggia di triple ha mandato in tilt l’intero sistema Enel Basket. Lo smarrimento appunto, dei ragazzi di Bucchi si è visto sopratutto in difesa, con errori non comuni alla squadra biancoazzurra. Troppi tiri concessi a Sassari sul lato debole nella metà campo difensiva, mentre Snaer e compagni cercavano di capire chi doveva andare a marcare chi, hanno inciso tantissimo, così come l’inspiegabile modo di rientrare in difesa del quintetto brindisino preoccupato più che altro di proteggere l’area pitturata, piuttosto che difendere l’arco dei tre punti, vera zona rossa della compagine sassarese che ha trovato molto volentieri tiri aperti in transizione.
In attacco invece, tante e troppe conclusioni confuse e non in ritmo, giustificate probabilmente dalla smania di raddrizzare una gara finita su un binario morto già dopo il primo periodo.
Quanto visto in queste due partite, al contrario di quello che si possa pensare, mette sí avanti due a zero nella serie Sassari, ma nulla vieta che da qui in poi le cose non possano cambiare. Proprio il Banco di Sardegna lo scorso anno, era avanti sempre per due a zero nella serie estenuante con Cantù. A Pianella la musica cambiò e come è andata a finire è noto a tutti, anche se ad onor del vero, i quarti della stagione passato erano su sette partite e non su cinque. Con tutto quello che la New Basket ha fatto vedere quest’anno non si può non essere ottimisti e se il ritornello più frequente nell’ambiente, al termine della prima partita, era quello secondo cui Sassari e Diener non avrebbero mai più ripetuto una serata così negativa al tiro, è giusto sperare, dopo aver visto la seconda partita, che è molto difficile per la squadra di Sacchetti ripetere percentuali così alte.
Il PalaPentassuglia è pronto per sostenere i propri beniamini. Nessuno, ma proprio nessuno, vuole assistere ad una sola gara di playoff e salutare un gruppo che ha dato grosse soddisfazioni in quest’annata. Gara quattro la meritano tutti.
Palla a due alle ore 20,30 con radiocronaca diretta sulle frequenze di Ciccio Riccio a cura della redazione sportiva di Senza Colonne News.
Fabrizio Campagnoli