Italbasket al Pala Pentassuglia: sperimentale ma non troppo

Il PalaPentassuglia si veste d’azzurro per accogliere la nazionale sperimentale italiana di basket. I ragazzi selezionati da coach Attilio Caja, affronteranno la selezione della Francia guidata da Pascal Donnadieu martedi alle 20,45.
Non sarà certo quell’Italia – Lettonia di un po’ di tempo fa che regalò una cornice di pubblico mozzafiato, ma l’attesa per questo match in città si è fatta sentire. E’ tanta infatti la curiosità di vedere all’opera diversi ragazzi che il prossimo anno potrebbero essere protagonisti nel campionato di Serie A e di conseguenza avversari della New Basket Brindisi.
Il concetto di nazionale “sperimentale” è nato diversi anni fa, con l’obiettivo di vedere da vicino i giovani prospetti italiani più interessanti sul panorama nazionale. La “sperimentale”, negli anni si è rivelata come una sorta di anticamera della nazionale maggiore. Andrea Zerini, ala dell’Enel Basket, ad esempio, ha fatto proprio questo percorso visto che prima di essere ormai in pianta stabile nella squadra di coach Pianigiani, ha esordito in maglia azzurra con una selezione sperimentale.
Sono molti gli atleti da tenere d’occhio sul parquet.A cominciare dal nucleo di ragazzini che l’anno scorso ha trionfato ai campionati europei under 20 sotto la guida di Pino Sacripanti. Michele Ruzzier è il nome più gettonato in queste settimane, visto il suo passaggio dalla Pallacanestro Trieste alla Reyer Venezia. Play tascabile,ottimo passatore, ha disputato un campionato di Lega Due Gold ad altissimi livelli e sicuramente verrà preso in considerazione da Pianigiani in futuro. Cosi come un altro triestino, Stefano Tonut,play /guardia,è un nome caldissimo per i prossimi anni.Dotato di molto talento e di una discreta grinta è figlio di quell’Alberto Tonut che scrisse un pezzo di storia della Pallacanestro Cantù. A proposito di Cantù, ci sarà Abass Awadu che è già un certezza del campionato italiano, visti i progressi mostrati in questa ultima stagione. Dalla Lega Due provengono altri prospetti da tenere d’occhio, come Filippo Baldi Rossi e Marco Spanghero, rispettivamente centro e playmaker di Trento , neopromossa nella massima serie a spese di Capo D’Orlando. Ma i fari sono tutti puntati sull’esordio di un altro giovane, un playmaker classe 1994 : Ryan Arcidiacono. Il ragazzo, nato in america ma di chiare origini italiane ( papà Joe è stato un buon giocatore di football americano) gioca con i Villanova Wildcats nel torneo Ncaa americano e sta battendo pian piano i record dela sua ‘università, che appartengono addirittura ad una vecchia conoscenza del basket brindisino, Scottie Reynolds. Arcidiacono è dotato di ottimi fondamentali, buonissimo passatore e sopratutto tiratore micidiale dalla distanza. Come stile di gioco ricorda molto Travis Diener, con un struttura fisica molto più adatta a certi livelli. Coach Pianigiani è andato appositamente a Villanova University per convincere il giocatore ad indossare la maglia azzurra. Nome dunque da segnare assolutamente su un taccuino, dato che in futuro farà certamente parlare di sè.
Occasione buona per vedere anche il livello della nazionale francese, terra che da qualche tempo a questa parte sforna veri e propri campioni, come Parker, Diaw e Batum solo per citarne alcuni e che nell’ultimo campionato europeo è salita sul gradino più alto del podio.
Appuntamento per martedi con Italia- Francia dunque, con palla a due alle ore 20,45.

Fabrizio Campagnoli