Chiusura col botto della campagna acquisti del Brindisi con l’arrivo dell’ex Catania, Cesena e Juve Stabia (di cui era il capitano in serie B), oltre che Reggiana, Ternana, Taranto, Martina e Sorrento, Ciro Danucci, classe 1983, centrocampista dotato di estro e carisma, il quale ritorna a giocare in serie D a distanza di oltre due lustri dal suo esordio con la maglia del Manduria.
A fare da contorno anche il tesseramento del portiere under Lorenzo Cattafesta, 19 anni, scuola Lanciano, nella scorsa stagione a difesa dei pali della Civitanovese.
A questo punto si può anche dire che il Brindisi edizione 2014/15 è bello e pronto e che si presenterà al gran completo ai nastri di partenza.
Notevole lo sforzo economico compiuto dalla società che dopo l’ingaggio – per limitarci a parlare dei big – dei difensori centrali Ivano Ciano e Mario Terracciano, dei centrocampisti Serafino Bruzzese e Diego Oliveira, degli attaccanti Hernan Molinari ed Antonio Croce e della riconferma di fior di calciatori come Cristiano Ancora, Nicola Loiodice e Massimo Pollidori, ha voluto fortemente acquisire anche le prestazioni di Danucci, confermandosi, potenzialmente, come la maggiore candidata alla promozione diretta in Terza Serie.
Se gli under selezionati e scelti da mister Chiricallo dovessero dimostrarsi all’altezza delle aspettative il pubblico brindisino avrà di che divertirsi e sognare per la stagione sportiva che sta per iniziare.
I neoacquisti già da domani mattina saranno a disposizione dello staff tecnico nel ritiro di San Giovanni Rotondo dove si è aggregato da poco anche il medico sociale dott. Dino Furioso.
A questo punto, dal momento che oramai è sotto gli occhi di tutti la squadra che il presidente Flora ha allestito, c’è da attendersi una impennata della sottoscrizione degli abbonamenti anche perchè sono gli ultimi giorni utili per approfittare della scoutistica concessa dalla società, per ora le tessere prenotate sono quasi quattrocento, ma si confida che si possa raggiungere e superare, già nei prossimi giorni, la quota di cinquecento.
Alessandro Caiulo