
Mettete i fiori nei vostri cannoni recitava una canzone beat, cantata da “i Giganti”, che nella seconda metà degli anni sessanta spopolò al festival canoro di Sanremo e che nel periodo della guerra del Vietnam e dei moti che, durante il periodo della guerra fredda USA-URSS, scossero l’intero pianeta divenne una sorta di inno e parola d’ordine del movimento pacifista.
Se, per ragioni di età, la ricordo io, sicuramente la ricorderanno anche il presidente del Brindisi Antonio Flora ed il Primo Cittadino Mimmo Consales ed è a loro che, con il cuore in mano, mi rivolgo alla vigilia di un campionato che potrebbe costituire quello dell’effettivo e reale rilancio del calcio brindisino dopo un quarto di secolo di purgatorio passato dalla quarta serie in giù.
È innegabile, infatti, che da qualche giorno a questa parte, a suon di comunicati ed interviste, soffiano dei veri e propri venti di guerra sul calcio cittadino, ingigantiti dal WEB e dall’interesse mediatico che le vicende calcistiche brindisine stanno avendo di questi tempi in ragione del ruolo di favorita per la vittoria del campionato della squadra allenata da mister Chiricallo.
Tanta gente si è riavvicinata alle sorti del sodalizio biancazzurro, la campagna abbonamenti ha avuto, dopo anni di apatia, un discreto successo, le previsioni parlano di migliaia e migliaia di brindisini pronti a tornare sugli spalti del Fanuzzi già a partire dalla prima del campionato, alla Scalinata Virgilio il giorno della presentazione dei calciatori alla città vi erano ben oltre mille persone rimaste al loro posto nonostante fastidiosissimi spruzzi di pioggia ed allora perchè rischiare di rompere tutto questo senza nemmeno provare a dialogare e trovare se non proprio un punto di vista comune almeno un minimo comune denominatore che non può che essere il bene del Brindisi?
Per lunedì mattina, alle ore 11,00, presso Palazzo Nervegna, il sindaco di Brindisi Mimmo Consale ha indetto una conferenza stampa alla presenza anche del Vice Sindaco Pino Marchionna e dell’Assessore alo Sport Antonio Ingrosso per illustrare le iniziative assunte in favore della compagine sportiva del Brindisi Calcio; si tratta di un qualcosa, che letto da un qualsiasi abitante di una qualsiasi altra città assumerebbe un tenore ed un sentore assolutamente positivo per il calcio in quanto lascia intendere buone nuove per il sodalizio sportivo, ma che, calato nel contesto brindisino, dove a suon di comunicati ed interviste è in corso un pericoloso battibecco fra e parti in causa, viene quasi ad assumere un tono da resa dei conti stile “Spaghetti Western” o, come simpaticamente mutuato da alcuni manifesti che nel periodo ferragostano hanno invaso la città per reclamizzare una serata in un noto locale sulla costa nord brindisina da “Orecchiette Western”. E così non deve essere!
Conoscendo personalmente tutte quanti le parti in causa, dal sindaco Consales al presidente Flora dal vice sindaco Marchionna, tifoso biancazzurro da sempre presente al Fanuzzi lontano dai riflettori, all’assessore Ingrosso, ed avendo estremamente a cuore le sorti della squadra con la V sul petto che seguo ininterrottamente da oltre quaranta anni mi permetto di rivolgere loro una accorato appello affinchè si stemperino gli animi, si plachino i toni della contesa, si riprenda a ragionare avendo come unico obiettivo quello di fare la cosa migliore per Brindisi e per il Brindisi e che si colga l’occasione dell’incontro con la stampa fissato per lunedì mattina, ma anche prima se possibile, per un chiarimento ed una stretta di mano che consenta di andare avanti nel miglior modo possibile e non ha importanza chi compirà il primo passo, l’importante è che venga compiuto.
Agli amici tifosi, specialmente agli ultrà, i quali sicuramente sono guidati da una grande passione ed un immenso amore per la maglia e che sicuramente sono scottati dalle troppe promesse non mantenute nel passato (ed il riferimento è generale a quello che è accaduto negli ultimi 25 anni), ho una sola domanda da rivolgere che vuole essere anche uno spunto di riflessione: come possiamo pretendere che gli amministratori comunali ed i politici vengano allo stadio od alle manifestazioni sportive e che si abbonino se quelli che vengono, quando vengono, sono puntualmente fischiati e contestati?
Insomma, a voler ulteriormente sdrammatizzare concludo con una battuta: il presidente Flora potrebbe per un giorno abbandonare il suo ormai mitico sigaro e fumare, condividendolo con gli amministratori brindisini, la sacra pipa degli indiani del Nord America, il calumet della pace, restituendo serenità all’ambiente a maggior garanzia di una buona annata sportiva ricca di successi.
Alessandro Caiulo