Compie oggi 50 anni, essendo nato a Grottaglie il 26 settembre 1964, Gianpaolo Spagnulo, il portierone biancazzurro che con le sue grosse mani ed il suo indiscutibile talento, a metà degli anni ottanta, difese la porta della Brindisi Sport di Gino Pascali contribuendo in maniera determinante alla promozione in serie C1.
Cresciuto calcisticamente nel Brindisi esordì in prima squadra nel campionato 1983/84 a Cento, contro la Centese e non fu un esordio facile dal momento che i biancazzurri furono sconfitti per 3 a 1, ma il riscatto venne presto e conquistò abbastanza facilmente la fiducia dell’allenatore dapprima l’ex portiere Candussi, che aveva rimpiazzato in panchina l’esonerato Pelagalli e poi Vinci.
Ma fu nella stagione successiva, quella 1984/85 che Giampaolo Spagnulo, appena ventenne, ebbe la consacrazione nel super Brindisi destinato a vincere il campionato: in porta si alternavano l’esperto Bacio ed il giovanissimo ma molto promettente Spagnulo, in difesa gli esperti Bisceglia, Caligiuri e Borsani, ed i giovani prodotti locali Argentieri, Rodia e Cipolla; a centrocampo oltre agli esperti Bonanni e Morales, i giovani Crafa, Michelini ed il brindisino Salerno. In attacco Giorgio Tomba e Massimino Vitali, il compianto bomber brindisino prematuramente scomparso una dozzina di anni addietro, con l’aggiunta dell’ala destra Biscotto, il rincalzo era il “vecchietto” Franchino Delli Santi.
Eppure quel campionato non era iniziato nel migliore dei modi ed il Brindisi pur non perdendo neanche una partita nei primi due mesi, riuscì a collezionare solo una vittoria (contro il Matera) ed una serie interminabile di pareggi di cui addirittura sette consecutivi. Il 9 dicembre 1984 fece il suo esordio sulla panchina del Brindisi mister Giancarlo Ansaloni. Una serie di risultati altalenanti, corroborati però da un filotto di quattro vittorie consecutive fanno si che il Brindisi resta sempre a ridosso delle prime e l’ottima preparazione atletica fece si che il Brindisi si presentasse in condizioni perfette per il rush finale e con il portiere saracinesca Spagnulo fra i pali schianta di fila Maceratese, Galatina e Forlì, prima di incappare in una sconfitta per poi mettere insieme un altro filotto di vittorie su Civitanovese, Senigallia, Foligno (memorabile sia per la presenza di oltre 500 brindisini che per il solido gemellaggio che sorse fra le due tifoserie proprio quel lontano 26 maggio del 1985) e quella determinante per la vittoria matematica del torneo contro il Cattolica davanti a 12.000 spettatori festanti. Fondamentale per la vittoria del campionato furono le parate di Spagnulo ed i gol di Tomba che con 16 marcature, di cui addirittura 7 nelle ultime 5 partite, fu capocannoniere e uomo simbolo di quel fantastico Brindisi; importanti anche le sei reti messe a segno da Vitali che fu anche e soprattutto generoso assist-man.
Meritatosi un posto nel cuore dei brindisini Spagnulo rimase in biancazzurro per un altro paio di stagioni contribuendo al raggiungimento di tranquille salvezze sia nel campionato di C1 1985/86 che in quello successivo, l’ultima partita in biancazzurro la disputò il 25 ottobre 1987 nel Brindisi di Pippi Leo, quello dei giovanissimi Carruezzo, Gagliano, De Solda e Benarrivo, al Comunale di via Benedetto Brin ed in quella occasione, come in tante altre mantenne immacolata la rete da lui difesa, fu poi venduto al Taranto per esigenze di bilancio e la domenica successiva esordì in serie B con la nuova maglia al D’Allara di Bologna davanti a 40.000 spettatori e si rese protagonista di una prestazione maiuscola bloccando i Felsinei, che avrebbero vinto a mani basse quel campionato, sul pareggio e parando anche un calcio di rigore.
Alcune ottime stagioni nel Taranto in serie B gli valsero la ribata del grande calcio nazionale: dapprima il Pisa del funambolico patron Anconetani e poi la sua consacrazione nel Genoa.
A fine carriera tornò in Puglia, nel Casarano di Filograna prima della scommessa brasiliana: primo portiere italiano a varcare l’Oceano Atlantico ed andare a giocare nel campionato Carioca con l’Esporte Club Vitoria nella stagione 1997/98 per poi appendere definitivamente i guantoni al chiodo nel 2000 a Taranto.
Dopo di che ha intrapreso la carriera di preparatore dei portieri che ancora svolge con discreto successo, attualmente con la Cremonese.
Nonostante siano passati quasi ventisette anni dall’ultima partita disputata con la maglia del Brindisi Gianpaolo Spagnulo è ancora ricordato con affetto da tutti quei brindisini che hanno avuto modo di applaudire le sue gesta e si è ritagliato un posto speciale nella storia centenaria del calcio biancazzurro
Alessandro Caiulo