All’Enel Brindisi non basta Mays: l’Olimpia Milano in finale di Supercoppa

di FABRIZIO CAMPAGNOLI

Nella semifinale della nuova versione della Supercoppa d’Italia, la New Basket Brindisi cede all’Olimpia Milano per 71 a 59. I biancoazzurri sono ancora in rodaggio e l’EA7 Milano non ha fatto altro che sfruttare al meglio la sua migliore condizione fisica ed affidarsi a due elementi come Ragland e Kleiza, decisivi per la vittoria finale. Nell’Enel Basket, sontuoso Mays con 12 punti e 16 rimbalzi.

In finale ci va Milano dunque, in una gara che non verrà affatto ricordata per i ritmi forsennati e per le giocate spettacolari. Di certo, la coreografia non ha aiutato  visto che il Palaserradimigni era totalmente vuoto o quasi, dando l’idea di essere di fronte ad uno scrimmage, piu che alla prima gara ufficiale della stagione. Gli uomini di Banchi hanno vinto sì, ma non è stata una vittoria schiacciante come può far credere il risultato finale. E non si può stabilire inoltre dove iniziano i meriti dei campioni d’Italia e finiscono i demeriti dei brindisini, che hanno sciupato in attacco tutto ciò che di buono hanno fatto in difesa. Tenere le scarpette rosse, visto il potenziale a disposizione dei milanesi,  sotto gli ottanta punti è un ottimo segnale. Meno incoraggianti invece, sono le percentuali al tiro, non tanto per il dato statistico in sè per sè, quanto per la mancanza di lucidità nell’attaccare il canestro e le palle perse abbastanza pesanti in momenti importanti del match. L’ultimo arrivato in casa Enel, Elston Turner, darà una grossa mano in questo senso. Denmon è apparso troppo solo e non servito a dovere. I progressi li ha fatti vedere Sek Henry, che in diversi minuti ha preso buoni tiri e ha mostrato coraggio. Alterno Del Roy James, troppo testardo nel giocare oltre l’arco dei tre punti nonostante la serata non fosse delle migliori. Mostruoso invece James Mays, vero protagonista su entrambe i lati del campo come dimostrano i suoi 12 punti e 16 rimbalzi. Sul risultato finale, ha pesato la sua assenza per problemi di falli nel terzo e decisivo quarto di gioco, dove Milano ha messo le mani sulla partita chiudendo la frazione con un parziale di 21 a 12. L’Enel per tre quarti di gara ha giocato quasi alla pari con la corazzata la milanese: nonostante il valore dei due roster fosse ben diverso, in campo questo divario non è stato così evidente.Con un pò di coraggio in più e con migliori scelte in attacco forse le cose potevano andare diversamente.

LA GARA

Bucchi manda in campo il quintetto con Henry, Denmon, Harper, James e Mays. Banchi risponde con Ragland, Hackett, Gentile, Kleiza e Gigli. La New Basket inizia con il piglio giusto, trascinata dalla giocate di Sek Henry e dalla difesa di Mays. Dopo pochi minuti, Brindisi conduce per 7 a 3 prima che Ragland e Kleiza, decidano di mettersi in proprio per ribaltare il risultato sull punteggio di 8 a 7. L’ex play della Vitasnella Cantù sale in cattedra e infila tre canestri da tre punti che scavano il primo solco nella gara. Brindisi non gestisce bene gli attacchi, le percentuali parlano di un 1/7 da tre e 3/7 da due, ma limita i danni grazie ad una buona difesa. Quando mancano due minuti alla fine del primo mini periodo, Bucchi è costretto al time out sul punteggio di 18 a 10 per i campioni d’Italia. L’ultimo possesso è di Denmon, che sbaglia la conclusione sulla sirena. I ritmi decisamente bassi continuano anche nel secondo quarto. Brindisi rientra bene in campo mostrando un atteggiamento migliore dal punto di vista dell’intensità. Dopo il bel passaggio di Hackett con conseguente schiacciata di Samuels, arriva la controffensiva dei brindisini, che sono a meno uno dopo la tripla di Denmon. Per diversi minuti, gli uomini di Bucchi gonfiano il petto e mettono sotto Milano, come dimostrano i sei punti di vantaggio sul tabellone luminoso. La premiata ditta Ragland- Kleiza non ci sta e rimette le cose a posto, ed al suono della sirena il risultato dice 32 a 31 per l’EA7.

Il momento chiave della gara è nel terzo periodo, quando Brindisi non sembra attaccare con troppa convinzione e Milano invece la mette sulla velocità con Marshoon Brooks e Alessandro Gentile trovando cosi un parziale importante che spacca in due la partita. Denmon, Harper e sopratutto James non sfruttano a dovere i tanti miss-match voluti dalla difesa di Banchi e per larghi tratti, Brindisi rimane ferma a 44 punti. Mays, fino a quel momento un vero pericolo per i milanesi è in panchina per falli e Ivanov è apparso troppo indietro rispetto agli altri. Un canestro di Kleiza e la tripla di Gentile danno ai biancorossi il massimo vantaggio, 54 a 44.

Negli ultimi dieci minuti il copione non cambia nonostante il rientro in campo di James Mays. Sempre Kleiza e sempre Gentile, affondano definitivamente Brindisi, sotto di quindici lunghezze. La New Basket dà qualche timido segnale di ripresa ma il talento a disposizione di Milano fa la differenza. Finisce 71 a 59 per i campioni di Italia, che domani proveranno a conquistare un altro trofeo per mettere a segno l’accoppiata campionato e Supercoppa