
Domenica pomeriggio, al Miramare di Manfredonia, il Brindisi di mister Castellucci è chiamato a cancellare un vergognosissimo zero in classifica, quello relativo ai punti in trasferta, vera piaga del Brindisi da qualche stagione a questa parte, ma che da due anni a questa parte è divenuto un vero e proprio incubo e che probabilmente necessiterebbe di una terapia di gruppo messa a punto da un pool di psicologi o, magari, di uno studio medico-scientifico, magari, del gruppo farmaceutico Sanofi-Zentiva, attuale sponsor della squadra, che sperimentasse sugli uomini con la V sul petto un qualche rimedio miracoloso contro il “mal di trasferta”-
In casa, bene o male, ad eccezione della sbandata contro il Grottaglie che è costata due punti in classifica, il barcone biancazzurro ha retto ai flutti tempestosi dal momento che il pareggio col Taranto non è da considerare un risultato del tutto negativo e le due vittorie contro Sarnese e Puteolana, entrambe caratterizzate da una prima frazione di gioco imbarazzante ed una seconda parte della gara discreta, hanno apportato un po’ di ossigeno alla classifica del Brindisi.
Lontano dal Fanuzzi, invece, si è vissuto un vero e proprio incubo calcistico con quattro sconfitte, compresa la partita di Coppa Italia contro il Bisceglie, in altrettante partite che non solo hanno infranto i sogni di gloria della tifoseria ma hanno sicuramente avuto un peso decisivo nella scelta del presidente Antonio Flora di mollare il timone della società e chiedere all’Amministrazione Comunale di attivarsi per trovare una soluzione societaria alternativa che possa sobbarcarsi il peso economico della presente e, possibilmente, anche delle prossime stagioni sportive.
Da che Ezio Castellucci ha assunto la guida tecnica della squadra, sostituendo mister Marcello Chiricallo, qual cosina di meglio sul piano del gioco si è cominciato ad intravedere, ma la media punti è rimasta esattamente la stessa: due punti a partita in casa, zero punti in trasferta: solo andando a punti domenica a Manfredonia si può superare questa imbarazzante verità.
Va subito detto che non sarà facile anche perchè da una ventina di anni a questa parte, ancora più da quando al Miramare è stato steso il manto in erba sintetica, il Manfredonia è diventato una vera e propria bestia nera per il Brindisi se è vero, come è vero, che nella stagione 1997/98 ha vinto per 5 a 1, in quella successiva per 4 a 0, in quella 2000/01 per 1-0, nell’annata sportiva 2001/02 anche il super Brindisi di Salucci, Boccolini e Castillo si dovette inchinare alla legge del Miranare, perdendo per 2 a 0, così come il Brindisi dei Barretta allenato da Massimo Silva che nella stagione 2009/10 uscì sconfitto, sia pure di misura e sconfitta è stata anche nella scorsa stagione, con Totò Ciullo in panca, quando i padroni di casa si imposero per 2 a 1, grazie ad una rete decisiva messa a segno dal giovane attaccante nativo di Brindisi De Vita, dopo che gli attaccanti messapici si mangiarono l’inverosimile sotto porta: insomma sei sconfitte nelle ultime sei gare giocate al Miramare ed una caterva di gol subiti non sono certamente il miglior biglietto da visita con cui presentarsi nel Siponto.
Va detto, ad onor del vero e per completezza statistica, che in precedenza, fra il 1968 ed il 1994, i biancazzurri avevano sempre vinto a Manfredonia, tant’é che nel conteggio globale delle gare disputate fra le due compagini dal dopoguerra ad oggi vi è una parità assoluta con 9 vittorie per parte ed appena 3 pareggi in 21 sfide complessive.
Tornando ai tempi attuali, mister Castellucci non dovrebbe stravolgere eccessivamente la squadra messa in campo domenica scorsa contro la Puteolana, fatta eccezione per Ciano, squalificato, che per questa domenica lascerà la maglia da titolare a Ferrara.
In porta ci sarà ancora una volta il buon Pizzolato, linea difensiva con gli esterni under Raho e Lorito ed i centrali senior Ferrara e Terracciano, a centrocampo Danucci e Pollidori in mediana, con il probabile utilizzo, almeno in corso di gara, del grande ex di turno Ivan Romito, vera stella e già capitano del Manfredonia, sulle fasce Loiodice e De Vivo, in avanti la coppia Molinari Croce, con l’ottimo e sempre pronto Cristiano Ancora confinato in panchina nella prima parte della gara per la fissazione che hanno tecnici che si sono succeduti alla guida del Brindisi di utilizzarlo solamente per uno spicchio di partita.
Altri ex calciatori del Manfredonia, oltre al già citato Romito, che ora giocano nelle fila del Brindisi sono Massimo Pollidori e, in tempi più remoti e categorie più nobili, Mario Terracciano che fu compagno di difesa di Stefano Trinchera ed Antonio Calabro ai tempi della C2 e della C1.
Nel Manfredonia, invece, oltre al giovane e prolifico attaccante brindisino De Vita, in gol anche domenica scorsa a Pomigliano, è di recente approdato un altro giovanissimo talento frutto del vivaio biancazzurro, il diciassettenne Luca Franco, il tutto secondo una non condivisibile tradizione – cara a San Teodoro, amante dei forestieri, ma non certo a San Lorenzo, brindisino doc – secondo cui i ragazzi di Brindisi sono trascurati in patria ma hanno successo lontano dalla terra natia.
Ricordiamo che la trasferta è libera e dovrebbero essere all’incirca un centinaio i sostenitori biancazzurri che si recheranno al Miramre per assistere alla gara fra Manfredonia e Brindisi.
Arbitro dell’incontro sarà Michele Somma di Castellammare di Stabia.
Alessandro Caiulo