Bucchi: “Ora dobbiamo crescere mentalmente”

“È arrivato il momento di crescere mentalmente. Stiamo lavorando bene e l’aspetto mentale sarà fondamentale da qui in avanti”. Piero Bucchi, coach della New Basket Brindisi, indica ai suoi ragazzi la strada che porta verso la consacrazione. Nell’appuntamento settimanale con i giornalisti, Bucchi parla del momento che attraversa la sua squadra, dell’imminente trasferta di Cantù, delle condizioni di Mays e Zerini ed infine spende belle parole per due colleghi che attraversano momenti diametralmente opposti, Gianmarco Pozzecco ed Ettore Messina.
In una stagione ricca di impegni come quella che la New Basket Brindisi sta affrontando, ci vuole un attimo nel passare da un momento negativo ad uno positivo. Ed in effetti nel giro di una settimana si è passati da un momento incolore concluso con la sconfitta di Cremona ad una tre giorni di successi grazie alle vittorie di Ulm e quella casalinga con Bologna. ” Stiamo lavorando bene – dichiara Bucchi – fisicamente siamo a buon punto ed in settimana ci siamo allenati molto intensamente. Sono contento di quello che stiamo facendo. Ora dobbiamo solo migliorare mentalmente per essere al top. Essere sempre concentrati e non avere pause durante i quaranta minuti, mantenere una certa intensità per gran parte della gara. Dobbiamo arrivare a quel livello li. Ci sono elementi che hanno fatto esperienze importanti e sanno di cosa parlo. Altri invece devono acquisire al meglio questo concetto”.
James Mays, fermo ai box da oltre un mese, in settimana è tornato ad allenarsi con il gruppo e sabato al Pianella sarà del match, come lo stesso coach bolognese conferma :” Mays è apposto fisicamente. Si è allenato con i compagni e non ha più dolore. Ora ha solo bisogno di tempo per trovare la forma migliore. Anche Zerini è ok, per lui 
Il pericolo è passato”. 
Sabato finalmente la nuova versione dell’Enel Basket scenderà in campo. Una trasferta su un parquet ostico per tutti, il Pianella o Maaporo Arena come dir si voglia, di Cantù:” Contro i
canturini dovremo fare una partita simile a quella di Ulm in Eurochallenge. L’ambiente sarà caldissimo e noi dovremo essere glaciali, per isolarci da tutto e tutti e fare nostra la gara”.
Infine coach Bucchi spende belle parole per due colleghi che si trovano in parti del mondo e situazioni completamente diverse. Pozzecco Gianmarco da Varese, la cui camicia strappata è costata due giornate di squalifica e Messina Ettore da San Antonio in Texas, all’esordio (vincente) su una panchina Nba da capo allenatore, causa indisponibilità di coach Popovic. “Gianmarco è un ragazzo che conosco molto bene.
Deve fare le sue esperienze ma è giusto che ognuno rimanga se stesso. Con Ettore ho passato momenti bellissimi. Abbiamo iniziato insieme a Bologna e già all’epoca ero convito che fosse un predestinato. Questa notte gli ho mandato un sms per congratularmi con lui, questo momento storico lo merita appieno”.
Fabrizio Campagnoli