Cedric sogna il rientro miracoloso, Bucchi ritrova la squadra. Si parte per Pistoia con un paio di sogni in più

di  GIANMARCO DI NAPOLI

Ci piace immaginare che l’ipotetico punto di ricongiungimento tra Cedric Simmons e l’Enel Basket Brindisi sia in un giorno della tarda primavera prossima, se il ragazzone della Carolina del Nord sarà riuscito a completare in tempi record il recupero dall’intervento chirurgico e la squadra di Piero Bucchi sarà arrivata molto avanti nei play off per lo scudetto. Si tratta di due eventi molto difficili da raggiungere ma, al diavolo la scalogna che perseguita questa società, se dobbiamo sognare tanto vale che lo facciamo in grande, anche perché prima o poi – statisticamente – la jella gira e va a rompere le uova nel paniere a chi ha più soldi e meno passione.

Bucchi è persino meno ingrugnito del solito in sala-stampa. La trasferta in Svezia, anche se poco più di una gita al luna-park vista l’incosistenza degli avversari, gli ha restituito una squadra che ha assorbito lo choc di aver perso il proprio giocatore numero uno e che comincia a trovare nuovi equilibri, riprendendo a puntare sul perimetro come fattore determinante, in attesa che Mays torni a essere quello di inizio stagione e che arrivi il nuovo pivot che dovrà essere riformattato, per varare la New Basket 3.0

“La partita in Svezia ci è servita a dimenticare quello che era successo, a lavarci la faccia e siamo ripartiti. E’ stata importante dal punto di vista mentale. E’ una squadra che ha cambiato pelle diverse volte, che si è resa conto che deve reagire e prendere coscienza del nuovo cambiamento”, ha sintetizzato il coach,

Bucchi è orgoglioso dei suoi ragazzi e guarda avanti, alla partita di Pistoia: “Lo dissi in precampionato che i toscani potevano essere una delle sorprese. Hanno italiani affidabili: Cinciarini lo conosciamo bene, Filloy ha raggiunto ormai una certa maturità. E poi hanno Linton Johnson che è un giocatore di grandissima esperienza in Legabasket. Sono tre veterani del campionato, in più hanno giovani talentuosi e un pubblico caldissimo”.

Riguardo a Pullen, ancora non entrato perfettamente nel “personaggio”, nel giocatore preciso dalla distanza, in grado di imprimere una svolta alla partita, Bucchi è prudente: “Penso che gli manchi qualcosa per entrare in condizione, è un po’ in sovrappeso, deve trovare il ritmo. Ha trascorso un’estate un po’ travagliata in una squadra in cui hanno lavorato come probabilmente non si aspettava, poi è andato via, quindi è arrivato in Cina. Insomma ha fatto un percorso un po’ strano prima di arrivare da noi. Deve trovare un po’ il ritmo, allenarsi bene. E’ anche vero che però non possiamo caricare questo ragazzo di aspettative esagerate, è uno che alcune volte può fare venti punti perché li ha nelle mani, ma non può farli sempre”.

Da cinque a sei mesi, si diceva, saranno necessari a Cedric Simmons per tornare a giocare a pallacanestro. Lo ha ribadito il dg Alessandro Giuliani che gli è stato accanto al “Gemelli” (in sala operatoria c’era anche Piero Gioia, l’ortopedico della squadra), nel momento forse più difficile della sua vita sportiva. Giuliani ha spiegato che Simmons si è strappato il muscolo del ginocchio sinistro non nella ricaduta, ma addirittura nel salto. Per un mese non potrà neanche poggiare il piede per terra, poi inizierà la lunga fase di riabilitazione. La stagione insomma dovrebbe essere finita, anche se in cuor suo – ha confidato Giuliani – Cedric spera di compiere un recupero miracoloso e di tornare utile alla squadra nel momento più importante della stagione. E questo sogno doppio, per ora, ci basta.